venerdì 12 dicembre 2014

L'inconscio e il corpo

Un esempio eclatante di cosa è l'inconscio è il corpo.
Chi "gestisce" i miliardi di processi corporei che avvengono ogni istante in modo organizzato e continuo? Il corpo/inconscio.
Personalmente credo che l'incoscio sia "stratificato" in ogni apparato, organo, tessuto, cellula; non è quindi un ubicato in qualche area cerebrale, anzi è ubiquitario e diffuso (alcuni psicoanalisti, vedi Chiozza, ritengono ad esempio che il fegato abbia delle vere e proprie fantasie). Ad esempio i sintomi corporei possono essere letti come "sogni" del corpo.
Lo stesso linguaggio dell'inconscio dei sogni, un linguaggio allusivo e analogico, lo si può applicare pari pari ai sintomi del corpo. 
Il corpo può essere inteso come un "precipitato" di tutte le memorie onto e filogenetiche.
Gli archetipi psichici, scoperti e studiati da Jung, si sono "condensati" nel corpo. Per quanto riguarda il tema della scientificità della psicologia, Jung disse "La psicologia deve abolirsi come scienza e proprio abolendosi raggiunge il suo scopo" in quanto l'oggetto di indagine della psicologia coincide con il soggetto stesso.

Aldebaran Pulsar

A questo aggiungerei le molteplici affermazioni che il corpo umano è un microcosmo ed è una esatta rappresentazione speculare del macrocosmo, e ciò è possibile grazie alla connessione dall'inconscio personale con l'inconscio collettivo, in egual relazione tra di loro (micro-macro, dentro-fuori, sopra-sotto...)
Personalmente penso che la scienza il suo affannarsi a spiegare sempre tutto materialmente serve solo a convincere le persone pragmatiche che le teorie, le leggi della psicologia, psicosomatica, psicoenergetica, ecc... hanno fondamenta, chi sa ascoltare se stesso non ne ha bisogno anche se è bene, anzi è fondamentale sapere ciò che è stato appena sottolineato.
Credo che non vi sia affermazione più giusta che la psicologia debba abolirsi come scienza, aggiungendo che deve abolirsi perché la scienza corrente concepisce solo una visione ottusa e materiale... Cieca e testarda...
Credo che alla psicologia debba aggiungersi sempre e comunque uno studio di mitologia, simbologia, spiritualità, tradizione orientale, ecc.. in quanto il nostro inconscio per esprimersi in noi trova "forma" in tutto ciò che è atavico e purtroppo dimenticato da molti di noi, ecco perché a volte facciamo sogni che non sappiamo proprio comprendere...
La ricerca di sé stessi la può iniziare chiunque, ma non è facile, anzi, laboriosa e piena di insidie, però basta trovare la via giusta, sempre studiando i primordi dei simboli che poi ci danno la vera chiave di lettura..
Nell'AniMo Antico

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