venerdì 11 luglio 2014

Il giardino Zen

Con l'età dei samurai la cultura giapponese diventò più sobria (rispetto alla precedente epoca Heian) in accordo al gusto dei guerrieri. In questo periodo fu introdotta dalla Cina una scuola buddista, detta Zen. I monaci Zen disprezzavano i fenomeni transitori e si dedicavano a pratiche ascetiche nel profondo delle montagne.
Lo loro dottrine sobrie e spartane erano perfettamente consone al gusto dell'epoca e furono abbracciate dai samurai.
Quando i loro templi cominciarono ad essere costruiti all'interno delle città, i samurai crearono i giardini quale sostituzione dell'ambiente montagnoso.
Per i monaci costruire un giardino era un modo di praticare lo Zen; così nacque uno stile particolare di giardino.
Una delle caratteristiche è la semplicità dei materiali: si impiegano soprattutto pietre e sabbia, talvolta alcune piante.Anche l'acqua veniva usata per realizzare uno stagno all'interno del giardino. I monaci paragonavano i movimenti dell'acqua con quelli della mente per tenere sempre presente la dottrina della tranquillità.
Benchè la superficie dell'acqua possa essere increspata da fattori esterni, il fondo dello stagno rimane sempre stabile, così come la mente dovrebbe rimanere sempre calma liberandosi dai turbamenti superficiali.
Il monaco Musou, padre del giardino Zen ci ha lasciato le seguenti parole: "Mi dedico ai giardini, affinchè perfezionino la purezza della mia mente attraverso la loro bellezza".
Il suo capolavoro, il Saihouji, è comunemente conosciuto come 'Tempio dei muschi', perchè la maggior parte del giardino è coperta da un morbido tappeto di muschio.
In Giappone questa pianta viene apprezzata nell'arte del giardino e dei bonsai come elemento che rappresenta lo scorrere del tempo.
 Il Saihouji 

Ogni mattina i monaci o i giardinieri fanno le pulizie, strappano le erbacce e rastrellano regolarmente la sabbia bianca per creare nuovi disegni. Come diceva Musou, attraverso i giardini senza polvere, è possibile rendere la mente purissima. In altre parole il giardino Zen è luogo di pratiche ascetiche in cui ognuno prova a ottenere la purezza dell'anima.
Non solo i giardini ma anche gli spazi quotidiani dove abitiamo ed i nostri stessi corpi devono sempre essere mantenuti puliti per ottenere la perfezione mentale.
La scuola Zen antepone la pulizia alla lettura dei libri sacri.
Possiamo pensare che lo Zen sia una delle basi fondamentali che determina l'estetica e la sensibilità della vita dei giapponesi.
Tratto da "Giappone Tutela e conservazione di antiche tradizioni"

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