lunedì 30 giugno 2014

Cecilia Gatto Trocchi: satanismo e magia


Il bisogno del 'piccolo uomo' di rivalsa sulla vita, lo stesso uomo che nella sua mediocre esistenza sogna il successo, e nel sognare il suo successo diviene sempre più avido e meschino per la frustrazione di non essere in grado di raggiungere ciò che desidera, spesso, desideri ispirati a modelli illusori, porta molti individui ad aggregarsi con gruppi neo-satanici per sentirsi forti e parte di 'qualcosa'...
Non voglio demonizzare i gruppi in sè, ma evidenziare quanto l'uomo frustrato per l'insucceso della propria esistenza, diventi un elemento tendenzialmente pericoloso, una volta che si sente parte di un'aggregazione, spesso, anzi sempre, egli entra a far parte di queste sette  per acquisire poteri occulti ai fini del raggiungimento degli obbiettivi della propria vita, obbiettivi spesso totalmente egoici e materialistici, per i quali non si hanno scrupoli di distruggere o sacrificare altre esistenze. (il termine setta, rifiutato dagli adepti e dai capi carismatici, deriva dal latino sequore dal suo rafforzativo sector, con il senso di seguire, andare dietro, accompagnare un maestro. Secta in latino significava linea di condotta, dottrina, scuola filosofica e gruppo religioso. E' strano che si leghi al termine una valenza negativa, dato che all'origine sectae erano le scuole degli stoici, degli epicurei ecc..tratto dal libro Affare Magia)
L'uomo che entra in queste sette è brutale e primitivo e non ha nulla di evolutivo e innovativo, non accederà mai al vero valore dell'anima, anzi.. resterà invischiato nel sudicio della materia più grezza.
Ecco il perchè queste fantomatiche aggregazioni guidate da fantomatici santoni, che altro non fanno che usare linguaggi forbiti con persone di cultura scadente o uomini colti ma con una sete di potere smodata...convincendoli che grazie a loro e a sacrifici di vario genere e alla completa omissione di principi morali, si può raggiungere il tanto agoniato successo e perfino l'immortalità...
Nell'AniMo Antico

Il satanismo è la punta di diamante dell'occultismo alla moda.
Almeno la metà della musica hard rock e metal propone invocazioni e consacrazione al principe delle tenebre
(per non parlare dell'attuale musica pop con le sue icone e i video musicali). Abbiamo poi messe nere, pedofilia, riti orgiastici.
Gesù chiamò Satana «principe di questo mondo» e San Paolo lo dichiarò «dio del nostro secolo». Quale che sia la sua natura, Satana rivela all'uomo i suoi impulsi segreti: il desiderio smodato di perdersi nella voluttà sensuale e l'ansia di affermarsi come centro di smisurato potere. 
Il patteggiamento con le forze del male inizia nella letteratura: Faust e Mefistofele si alleano per possedere piacere e assoluto e potere. Nella modernità, il diavolo gradualmente perde i suoi tratti temibili e diventa l'alleato dell'uomo, a cui promette il potere magico.
L'illuminismo è percorso da correnti sataniste, e se di giorno combatte le superstizioni clericali ed oscurantiste, negando la realtà metafisica del diavolo, di notte pratica le scienze occulte evocando demoni, spiriti ed entità oscure. Il rapporto con il demoniaco fu emblema di libertà dalla legge  e di trionfo dell'Io.
Molti gruppi satanici o para-satanici di oggi si definiscono "neo-gnostici" : ma
il satanismo si rifà solo miticamente al passato. Esso è figlio della secolarizzazione e dell'attacco ai valori della tradizione.
Il satanismo ha creato una moda che coinvolge numerosissimi giovani.
Molti simboli satanici sono accettati acriticamente dai giovani che si ornano con la stella a cinque punte, la croce rovesciata, il numero 666, simbolo della «grande bestia» nell'Apocalisse di Giovanni.
Il satanismo raggiunge gruppi estremi come la Chiesa dell'Eutanasia, che propaganda come strumenti di santificazione il suicidio, l'aborto, il cannibalismo e la sodomia.
Lo scopo della setta è la scomparsa dell'uomo dalla faccia della Terra.
Si evidenzia un bisogno di 'sacro a rovescio', un desiderio abissale di potere, eco della voce dell'antico Serpente: «sarete simili a Dio».
Il Diavolo propone di non essere più sottoposti alla distinzione tra bene e male. Il dualismo dell'etica cristiana viene attaccato come riduttivo, si cerca l'Uno del tutto, e il potere degli dei
(per scopi puramente egoici e materialistici).
Dopo un secolo di indottrinamento fondato sul mito della trasgressione, su inni a Satana, su simboli ambigui e perversi, ora dobbiamo fare i conti con i bambini martirizzati o fanciulle vittime e carnefici. Oltre al satanismo dei figli, occorre evidenziare il satanismo dei padri.
Satana diventa un paravento, un immagine mitologica che garantisce il superamento di ogni morale, che promette il potere magico per restare impuniti, per farla franca. Rappresenta per i suoi adepti l'abolizione  della legge e il raggiungimento dello smodato piacere e del totale potere.
I rituali sono in genere frutto della fantasia del capo congrega che si affanna a ripetere che tutti gli altri satanisti e occultisti sbagliano i cerimoniali.
La messa nera non è che un rituale tra tanti. In genere si inizia con un segno della croce fatto con la sinistra e a rovescio, per proseguire con invocazioni a Satana in latino a dir poco approssimativo.
Per partecipare il costo ad personam si aggira, in genere, sulle trecentomila lire (2001). I partecipanti sono psicologicamente soggiogati dal capo, da cui pretendono miracoli di magia nera.
Questo satanismo straccione esalta la vischiosità del negativo e sembra la messa in scena da circo della dissoluzione dell'etica, auspicata da intellettuali e maestri del pensiero alla moda.
Il satanismo si rifà al passato, ma è figlio della secolarizzazione e dell'attacco ai valori della tradizione.
Gli adepti pretendono di ottenere poteri magici, il satanismo così sfuma nella magia.
La necessità di trasgredire ogni legge per esprimere pienamente la propria volontà è un dato comune ai satanisti e agli esoterici New Age.
Un bizzarro sincretismo mescola idee e simboli pagani, egizi, orientali, gnostici e magici. Queste manie convivono con il progetto di costruire un nuovo mondo libero dalle leggi, dalla repressione e dalla religione istituzionale.
Occorre riflettere che le proposte trasgressive, divenute di massa tendono ad abituare al negativo, (soprattutto perchè l'essere umano che ha bisogno di ciò è da considerarsi una bestia da addomesticare e non da lasciar libera di distruggere tutto ciò che "tocca") e a presentarlo come se fosse 'normale'.
E' la banalità, l'ovvietà del male che avvelena le nostre anime. Il male riproposto nei supermarket dei mass-media, nei talk-show della permissività consumistica, perde perfino la sua grandezza abissale, la sua drammatica intensità. (diviene grottesca e bestiale quasi ridicola, ma comunque pericolosa)
Eppure questa banalizzazione del male, questa ovvietà del negativo ha i suoi effetti perversi che ottundono la sensibilità, offuscano lo spirito.
Il Principe delle tenebre è diventato un povero satanasso da rotocalco che, evocato dagli occultisti, non trova di meglio, per contrapporsi al sommo Bene, che indirizzare le sue forze  tra le gambe di qualche ragazzotta di periferia in cerca di potere magico. Sembra diventato un gioco culturale che garantisce spregiudicatezza, libertà dagli schemi dogmatici e (adorabile) frivolezza.
(Il principe del male è diventato il principe degli imbecilli, che non sanno contenere la propria libido sessuale)
Malgrado tali segnali inquietanti, molti studiosi sociali negano il ritorno del Maligno, o meglio negano che egli sia l'immagine metafisica del male e preferiscono indicarlo come una realtà simbolica a cui attribuire il negativo che incombe sulla vita umana.
Spesso si preferisce attribuire al diavolo tutte le negatività che ci affliggono anzichè farsene carico e lottare.
Tratto dal libro "Affare Magia" di Cecilia Gatto Trocchi

2 commenti:

  1. Beh La storia del diavolo invece proprio nella tradizione ci rientra in pieno, Satana, è Lucifero, è Mefistofele, è Belzebub, e altri.. Astaroth, Asmodeo, Satanechia, suoi sotto segretari divisi fra denominatori domini, principati, re, conti, marchesi.
    Nella storia della demonologia ( ogni diavolo ha caratteristiche evidenti, satana è triste lucifero sorprende, poi esistono figurazioni animali tra cui totem, come levithan serpenti tarantole mosche insetti scimmie ) quindi l'arte e la storia del male abbiamo poche parvenze di come esse muovano i fili sopra o sotto le correnti che agitano il sangue delle infauste vite che nel buio vagano in cerca di una risposta.
    La religione dovrebbe trattare di energia, quindi sulla soglia della deprivazione, sul tema della negligenza, sul ramo della devianza, sulla spolizione della vita, sull'autunno merce e mercanzia di verità e di energie che scorrono su altri livelli di comprensione, per esempio, una volta che fai determinati passi è impossibile tornare sano, mangiare resti umani, che senso ha?? evidentemente quello che qui in rete non si trova o non si da per certo sono le mete raggiunte o che raggiungono, uno è aleister crowely si trova qualcosa in libreria ma va ordinato dalle sedi in piedi di cui faceva parte, reperibile agli occhi profani c'è molto, riperibile sotto ricerca non c'è molto, mangiare sangue o bere sangue e frattaglie converte, corrompe, inverte la natura dell'uomo, della donna, ma il satanismo non è solo perversione, c'è un quadro bello grande sulle verità di livelli superiori, ma pochissimi autori trattano l'argomento come dovrebbero, sia per l'acesso a questi ambienti, sia alla storia o quante cose si possano fare con determinati coefficenti di acquisizione, ne parla vagamente ma fa il punto della situazione steiner rudolf, parla dei nodi riguardo al movimento, alle man, agli occhi, alla retro cognizione dell'udito, e dell'equilibrio, aprire varchi dimensionali, sono stupidaggini per lo piu, dopo che lo metti in pratica si vede ok, ma è come scrivere qualcosa hai il mezzo e non hai il fine, ti lascia l'amaro in bocca, il sesto senso invece no, è parte di quella verità parallela dove puoi dire, dietro questa vibrazione esiste un entità capace di volere, qualcun altro come carlos castaneda tratta bene su stile romanzato l'argomento, ma pur sempre vago, il sesto senso, il karma, il nodo di steiner, sono argomenti che vanno aprofonditi su chiave anche satanista, perchè no? Se la demonologia mostra in evidenza i connotati spirituali si possono anche simulare o riprodurre in scala individuale, l'energia e la verità ( per un satanista si parla di quella dissacrata quando diventa personale dell'adepto ), per un asceta la verità è suddivisa in precipitazione(desiderio essenziale mancato-ostentazione-es.:ferita che rimane aperta e lascia posto alla disperazione), fatalità(rara situazione o privazione dove l'oscurità viene svelata, anche morte violenta può essere un esempio), terrore(sestosenso).
    Queste cose non sono traducibili in esperienza personale poichè la verità è uno spettro che si allontana dal calore umano, solo il sesto senso che rimane al margine del movimento di una massa animica può dare breve definizioni di questo sapere.

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    1. In questo post si svilisce la figura di questi gruppi neo satanisti che usano la figura del diavolo per fare orge e/o scatenare la parte primitiva e animalesca in assoluta libertà.
      Io stessa simbologicamente non sminuisco nessuna figura tanto meno quella del male ma la mia concezione della vita non si sofferma al significato unilaterale di un simbolo, ma cerco sempre di vederne un significato globale e unitario...
      Anzi un significato interiore che viene utilizzato esternamente e quindi tendo a neutralizzare qualsiasi figura.
      Ovvio che se una persona arriva ad uccidere per bere sangue e mangiare frattaglie che siano di un animale o che siano di un essere umano, da quella corruzione così archetipicamente bestiale e "malvagia" non si può tornare indietro...
      Arrivare a ciò vuol dire prendere coscienza di un funzione inferiore e primitiva dentro di se...un'Ombra repressa che però preme sull'esistenza dell'individuo e arrivare a conoscersi talmente profondamente nel proprio lato oscuro e crudele da accogliere la propria vera natura senza soffocarla mai più..Ovvio che una volta integrata non torni più indietro... Non vuoi...

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