mercoledì 30 aprile 2014

L'Occhio che tutto vede

Uno dei simboli comuni al cristianesimo e alla massoneria è il triangolo nel quale è inscritto il Tetragramma ebraico, lo jod che a volte è sostituito da un occhio che viene designato come "Occhio che vede tutto".
Il triangolo occupa sempre una posizione centrale e in particolare viene situato tra il sole e la luna, quindi l'occhio contenuto al suo interno non dovrebbe essere rappresentato come destro o sinistro poiché ci sono il sole e la luna che corrispondono rispettivamente all'occhio destro e sinistro dell'Uomo Universale, quando quest'ultimo si identifica con il Macrocosmo.
Per essere corretto il simbolo dovrebbe rappresentare un terzo occhio quindi frontale, centrale.
Dal punto di vista del 'triplice tempo', la luna e l'occhio sinistro corrispondono al passato, il sole e l'occhio destro al futuro, il terzo occhio al presente, cioè all'istante indivisibile che fra passato e il futuro è come il riflesso dell'eternità nel tempo.
Il triangolo dritto si riferisce al Principio, quando è rovesciato per riflesso della manifestazione, lo sguardo dell'occhio che contiene appare in un certo modo diretto verso il basso, cioè dal Principio verso la manifestazione stessa e oltre al suo senso generale di onnipresenza esso assume il significato di Provvidenza.
La forma del triangolo rovesciato non è altro che lo schema geometrico del cuore  e quindi l'occhio che si trova al suo interno è allora propriamente l''Occhio del Cuore'.
E il simbolo analogo all'occhio è la ferita associabile al luz il germe dell'immortalità, che a sua volta si collega alla ferita del cuore di Cristo da cui sgorga il doppio getto di sangue e acqua che è in sé la fonte dell'immortalità e secondo la leggenda fu raccolto nel Graal da Giuseppe d'Arimatea: ricordiamo che la coppa è l'equivalente del cuore e tutti gli altri simboli schematizzati nel triangolo rovesciato.
Per quanto riguarda i simboli attinenti con il luz notiamo che la forma della mandorla (che è anche il significato della parola luz) o vesica piscis del Medioevo, evoca anche quella del terzo occhio: la figura del Cristo glorioso, nel suo interno, pare così identificarsi con il 'Purusha nell'occhio' della tradizione indù.
Cuore
Fonte "Simboli della Scienza sacra" R.Guènon

lunedì 28 aprile 2014

Jung e Einstein

Spesso mi sono domandata se questi due grandi uomini del passato avessero avuto modo di confrontarsi, di influenzarsi e di interagire tra loro.
Fin ora non avevo trovato grandi informazioni fino a quando leggendo un libro sulla lettura dell'orecchio di Piera Vitali sono incappata in questo capitolo!
Ho così potuto dissipare questo mio quesito nel modo più semplice e didascalico possibile.
Ho sempre pensato che ci fosse molto di simile nei pensieri di Einstein e Jung e questa è la conferma che una teoria nata come prettamente scientifica, fu per l'altro fonte di ispirazione per una teoria folle (al tempo) introducendo i concetti di sincronicità!
Già in precedenti letture era chiaro come l'uomo in connessione con l'universo può attingere da esso e di conseguenza aver la facoltà di "vedere" in qualsiasi direzione che sia passata o futura.
Einstein e Jung si conobbero a Zurigo al tempo in cui il grande fisico stava perfezionando la sua teoria della relatività.
Fu lui che indusse Jung a pensare a una possibile relatività del tempo, oltre che dello spazio, e al loro condizionamento psichico.
La teoria di Einstein, in cui la causa non necessariamente precedere l'effetto, fu la base della teoria junghiana della sincronicità, per la quale le coincidenze significative  si verificano attraverso meccanismi estranei alla semplice casualità.
Dal libro "Come io vedo il mondo" di Einstein:
«La sensazione più bella che possiamo trovare è il mistero.
Costituisce l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera scienza. Colui che l'ha provata e che non è ancora in grado di emozionarsi è come una merce avariata, come una candela spenta.
È l'esperienza del mistero, spesso mischiata con la paura, che ha generato la religione.
La conoscenza di qualche cosa che non possiamo penetrare, delle ragioni più profonde di una bellezza che si irradia...
È questa la conoscenza e l'emozione che sta alla base della religione; in questo senso, e in questo solamente, io posso definirmi profondamente religioso»

Entrambi questi "Grandi" del passato hanno dato un contributo fondamentale all'umanità:
Jung dedicò molti studi alla materie esoteriche, dallo spiritismo all'alchimia, ampliando così il concetto di psicologia analitica che vede l'uomo non solo come essere materiale ma anche spirituale.
Concetti come sincronicità e archetipo, stanno entrando nel linguaggio comune di chi ha una diversa percezione della realtà psichica e della relazione tra uomo e cosmo, ampliando così il concetto di esistenza.
Jung sosteneva che la sincronicità fosse un rapporto non casuale fra gli eventi, e che fosse possibile il sogno premonitore, la preveggenza di qualsiasi natura e che non tutte le coincidenze fossero puramente casuali, quando sfidano le normali leggi causa ed effetto.
Einstein padre della fisica moderna, ipotizzò che non esiste un tempo assoluto ma esso cambia con il movimento dell'osservatore.
Noi concepiamo il tempo come se fosse lineare, un susseguirsi di eventi l'uno dopo l'altro.
La preveggenza però mette in discussione la natura stessa del tempo.
Infatti se si può vedere il futuro, esso deve già esistere, come parte di qualche struttura temporale.
Così dimostrò che passato, presente e futuro non occupano necessariamente una posizione fissa e, in teoria, è possibile percepirli secondo un ordine variabile.
Questa teoria influenzò profondamente Jung.
In quanto l'uno era interessato a dimostrare come il tempo sia un illusione mentre l'altro aveva bisogno di una risposta scientifica (anche solo teorica) per spiegare a se stesso e agli altri l'idea di inconscio cosmico.
Entrambi erano dotati di un talento straordinario e di un'intelligenza interiore superiore e chiaroveggente, accompagnata dalla regione che indusse entrambi a ricercare per le loro brillanti intuizioni, una spiegazione scientifica e una teoria che potesse dimostrare la veridicità della loro idea all'umanità.
Nell'AniMo Antico 

Fonte: Iniziazioni mediterranee

giovedì 24 aprile 2014

Il vento del cambiamento....


Il vento del cambiamento sta soffiando verso di me, mi sta piacevolmente "scapigliando" i rigidi schemi che mi sono creata fin ora...
Anche il blog ha subito un cambiamento, esso è una mia estensione e quindi era ora di rinnovare qualcosa..
Sono due anni e mezzo che ho incentrato la mia vita sulla crescita esclusivamente spirituale, e credo ancora fortemente che sia giustissimo, ma ho trascurato la donna che c'è in me...
Ho eliminato il voler essere in armonia con il mio corpo, ho associato la bellezza alla superficialità, trascurando il vero significato del corpo... Il riflesso del cosmo...
Ho vissuto quasi come un asceta alla ricerca della perfezione interiore ...ma la vera perfezione è l'armonia dentro e fuori di sé...
Ho rinunciato a credere nell'amore uomo-donna ma alla fine mi sono chiesta se non stavo sbagliando qualcosa...
Essere completi in sé stessi e bastarsi non significa non poter far entrare qualcuno nella tua vita, significa aspettare che la tua anima sia pronta a ricevere ed incontrare un'altra anima a te complementare..
(Se la si trova... Ovviamente...)
Sembrerebbe una frase fatta, presa da questo o quell'aforisma di spiritualità, ma prima di far entrare dentro di me questo concetto, ho avuto bisogno di un gran lavoro onirico, di riflessioni, meditazioni e di capire... Capire se davvero poteva essere per me concepibile qualcosa del genere... 
Ora mi dico solo che non voglio escludere nessuna eventualità nella mia vita... Nessuna...
Il mio personale cambiamento non è volto verso l'esterno ma principalmente e soprattutto verso il mio interno più profondo:
sradicare vecchi schemi questo è il mio obbiettivo, togliere finalmente da me stessa il senso perenne di inadeguatezza che ho mascherato con la cultura...
La cultura è diventata la mia armatura, l'unico modo per autoapprezzarmi, per sentirmi sempre adeguata...
Ho dimenticato che sono anch'io un fiore profumato, mi sono nascosta tra le foglie...
Ho dimenticato la dolcezza e la sensibilità prettamente femminile e sono divenuta una guerriera forte e coraggiosa pur di non soffrire più..
La sensibilità mi fa sentire come Sansone senza i suoi capelli, come Achille con il tallone ferito...
Sto capendo delle cose importanti, essere una Donna forte non vuol dire spegnere qualsiasi debolezza, vuol dire affrontare le proprie debolezze senza lasciarsi schiacciare da esse...
Senza tormenti, con la giusta melodia di pensieri, senza lasciarsi assordire dall'interno..
Non è vero che la sensibilità non va d'accordo con la calma riflessiva dell'intellettuale, basta inglobare l'una all'altra senza commettere l'errore dell'irruenza, del caos mentale...
Ora so: Voglio questo e quello, voglio il dentro e il fuori, voglio intelletto e femminilità , voglio spiritualità e sensualità ...nella vita non mi voglio accontentare, nella mia vita voglio tutto!
E tutto avrò!
...lavorando su me stessa e ricavandolo da me stessa!
Basta limiti, basta barriere e complessi, voglio libertà di espressione, voglio rinascere da crisalide a farfalla...
Voglio che gli errori del passato ora siano il mio personale vangelo di crescita....
Nell'AniMo Antico


Nietzsche: l'uomo e il suo "Io"

Uno dei più grandi filosofi mai esistiti, genio del pensiero, spesso frainteso per la troppa lungimiranza delle sue idee... 
Nel suo tempo è stato come un uomo "venuto dal futuro", ispiratosi al suo predecessore Schopenhauer ed alla sua filosofia innovativa per il periodo in cui è vissuto.
Probabilmente la sua malattia mentale, la quale lo ha condusse poi alla morte, non si sarebbe scatenata se fosse vissuto in tempi più recenti e avesse avuto la vera comprensione della sua corrente filosofica così all'avanguardia.
Ispiratore di Jung con la sua opera "Così parlò Zarathustra" e con il suo concetto di liberazione..
Alcuni anni prima della sua morte egli scrisse: «Conosco il mio destino. Un giorno il mio nome sarà associato al ricordo di qualcosa di prodigioso, a una crisi come non ve ne furono mai sulla terra, alla più profonda collisione della coscienza, a un verdetto evocato contro tutto ciò che fin ora è stato creduto, preteso, santificato. Io non sono un uomo, sono dinamite»
Aveva ragione, nel bene e nel male egli fu ispirazione di molti, ma voglio aggiungere che nel male c'è stata la più alta incomprensione del genio che è stato e che è ancora oggi...
Le menti esaltate hanno distorto  completamente il "messaggio" di Nietzsche traendo ispirazione da una loro contorta costruzione del suo pensiero.
Nell'AniMo Antico
"Mettiamo dighe alla corrente del nostro esistere, spezziamo l'unità della nostra esistenza.
La priviamo della sua creatività, essa non è un processo lineare perché le manifestazioni della vita nascono dal conflitto degli opposti. Ed è proprio questo antagonismo che rende la vita dinamica, ma anche imprevedibile.
L'uomo non è questo o quello, ma questo e quello in continua tensione. Nell'uomo non c'è bene o male, ma il bene e il male in costante mutua contrapposizione.
L'uomo per essere se stesso ha bisogno dell'illogicità, senza di essa si espone alle onde dell'infelicità e rischia di esserne sommerso.
L'inesplicabile e l'illogico sono la stoffa con cui è intessuto l'essere umano e  fantasia, immaginazione, gioie, emozioni, passioni e creatività sono i fili con cui essa è intrecciata.
«L'uomo, come ogni creatura vivente, pensa continuamente, ma non lo sa: il pensiero che diventa cosciente ne è solo la parte più piccola, diciamo: la parte più superficiale, peggiore...»
L'uomo per contrastare lo smarrimento generato dall'idea dell'angolo è disposto a ubriacarsi di distrazioni, ha un bisogno ininterrotto di mete a qualcosa di stabile: un 'io'.
«La casualità ci sfugge: supporre un immediato collegamento casuale tra pensieri, come fa la ligica, è frutto della più grossolana e semplicistica osservazione»
Liberiamoci da queste false immagini di io e di coscienza che presuppongono sempre lo sforzo di pensare, progettare, di rincorrere dei fini
Proviamo a guardare la vita senza esprimere giudizi, lasciamoci andare, la vita ci spingerà nella direzione giusta: a realizzare quello che effettivamente siamo.
Il nichilista non accetta verità già confezionate. In fondo non crede a nulla: ha solo fiducia in sé stesso, nella sua capacità di smascherare i valori propinati dalla morale (Società).
La morale come la coscienza nascono dalla paura di non avere poli di riferimento per i nostri comportamenti. Di essere continuamente esposti al vento del caso.
La morale ha un altro compito: quello di omogeneizzare le mentalità, di produrre l'uomo gregge: «Il senso di ogni civiltà è appunto quello di disciplinare con l'educazione la bestia da preda "uomo" così da farne un animale mansueto e civilizzato».
Producendo sempre più sensi di colpa collegati a una tendenza a giudicare se stessi in maniera impietosa.
Le idee morali sono «Ombre interposte e cupe tristezze e nubi che passano».
Con "genealogia della morale" Nietzsche mira a individuare i meccanismi psicologici che permettono di fissare i concetti etici nella coscienza degli uomini.
Mette i soggetti umani in condizione di liberarsi delle catene, che sottoforma di pregiudizi etici, li privano della loro individualità.

martedì 22 aprile 2014

Il Cuore e il Cervello... il Sole e la Luna

Il loro rapporto non si può definire di coordinazione, né di correlazione ma di subordinazione.
Questi due elementi non sono né opposti né complementari perché non possono essere messi sullo stesso piano come se fra loro ci fosse una sorta di equivalenza;
Al contrario l'uno dipende dall'altro come se trovasse in esso il suo principio: questo è esattamente il caso di ciò che rappresentano rispettivamente il cervello e il cuore.
Il cuore viene simbolicamente assimilato al sole e il cervello alla luna.
Ora il sole e la luna, o piuttosto i principi cosmici rappresentanti da questi due astri sono spesso rappresentati come complementari e da un certo punto di vista lo sono effettivamente.
Si stabilisce tra di loro una specie di parallelismo o simmetria, di cui sarebbe facile trovare esempi in tutte le tradizioni.
È così che l'ermetismo fa del sole e della luna (o degli equivalenti alchemici l'oro e l'argento) l'immagine di due principi attivo e passivo, o maschile e femminile quindi mettendo i due elementi in relazione complementare.
Nella Genesi sono descritti: "i due grandi luminari uno dei quali presiede il giorno e l'altro la notte".
In Oriente li designano con termini simmetrici  che significano "occhio del giorno" e "occhio della notte".
Però se si va oltre le apparenze, non è più possibile mantenere questa specie di  equivalenza, poiché il sole è di per sé una sorgente di luce, mentre la luna non fa che riflettere la luce che riceve dal sole.
La luce lunare in realtà è soltanto un riflesso della luce solare quindi si potrebbe dire che la luna in quanto luminare esiste soltanto grazie al sole.
Quindi se simbolicamente il sole rappresenta il cuore e la luna il cervello possiamo dire che l'uno è fonte di l'intelligenza intuitiva e l'altro è fonte di intelligenza discorsiva o razionale.
Il cervello in quanto organo e strumento dell'intelligenza svolge solo una funzione di trasmettitore e di trasformatore: non senza motivo la parola 'riflessione' è applicata al pensiero razionale, per mezzo del quale le cose sono viste come in uno specchio.
La ragione è solo una facoltà di conoscenza mediata, è la modalità propriamente umana dell'intelligenza; l'intuizione intellettuale può essere definita sopra-umana perché è una partecipazione diretta all'intelligenza universale, che, risiedendo nel cuore, cioè proprio al centro dell'essere dove è il suo punto di contatto con il Divino, penetra quest'essere nell'interno e lo illumina con il suo irradiamento.
La luce è il simbolo più comune della conoscenza; è dunque naturale rappresentare mediamente la luce solare la conoscenza diretta, cioè intuitiva, che è quella dell'intelletto puro, e mediante la luce lunare la conoscenza riflessa, cioè discorsiva, che è quella della ragione.
La ragione può funzionare validamente nell'ordine di realtà che le è proprio soltanto sotto la garanzia di principi che la illuminino e la dirigano, e che essa riceve dell'intelletto superiore.
Una conoscenza intuitiva per il fatto di essere immediata, è necessariamente infallibile.
Aristotele si esprime in questi termini:
"fra gli abiti dell'intelligenza, in virtù dei quali noi raggiungiamo la verità, ve ne sono alcuni che sono sempre veri, e altri che possono indurre in errore.
Il ragionamento appartiene a quest'ultimo caso, ma l'intelletto è sempre conforme alla verità.
D'altronde l'intelletto è più vero della scienza...
I principi non si dimostrano ma se ne percepisce direttamente la verità"
Questo avviene con la percezione sopra-razionale che è propria dell'intelligenza suprema che si trova nel cuore.
È un errore credere che si possa effettivamente comprendere quale sia il genere di conoscenza di cui si parla se ci si accontenta di esaminare soltanto filosoficamente, cioè al di fuori.
Fonte "Simboli della Scienza sacra"R.Guenon



venerdì 18 aprile 2014

Spiritualità e Sessualità

Dal quinto Sermone ai morti di Jung:
«Il mondo degli dei si manifesta nella spiritualità e nella sessualità. Gli dei celesti si manifestano nella spiritualità, quelli terreni nella sessualità ( essi sono una coppia di opposti e necessitano l'una dell'altra).
La spiritualità concepisce e accoglie. È femminile e perciò la chiamiamo MATER COELESTIS (un'Afrodite Urania). La sessualità genera e crea. Essa è maschile, e perciò la chiamano PHALLOS, il padre terreno.
La sessualità dell'uomo è più terrena, la sessualità della donna è più spirituale.
La spiritualità dell'uomo è più celeste, essa procede verso ciò che è più grande.
La spiritualità della donna è più terrena, essa procede verso ciò che è più piccolo.
Menzoniera e diabolica è la spiritualità dell'uomo che procede verso ciò che è piccolo.
Menzoniera e diabolica la spiritualità della donna che procede verso ciò che è grande.
Ognuno proceda verso il luogo che gli è proprio.
L'uomo e la donna divengono l'uno per l'altro dei diavoli se non tengono distinte le loro vie spirituali, poiché l'essenza del creato è la differenziazione.
La sessualità dell'uomo va verso ciò che è terreno, quella della donna verso ciò che è spirituale. L'uomo e la donna divengono l'uno per l'altro dei diavoli se non tengono distinta la loro sessualità.
L'uomo impari a conoscere ciò che è più piccolo, la donna ciò che è più grande.
L'essere umano si differenzi sia dalla spiritualità che dalla sessualità.
Chiami Madre la spiritualità e la ponga tra cielo e terra. Chiami Fallo la sessualità e lo ponga tra sé e la terra, perché la Madre e il Fallo sono demoni sovrumani e manifestazioni del mondo degli dei. Per noi essi sono più efficaci degli dei, perché sono strettamente imparentati con la nostra essenza (la Madre è il Graal il Fallo è la lancia).
Se voi non vi differenziate dalla sessualità e dalla spiritualità e non le considerate come esseri al di sopra di voi e intorno a voi, allora vi abbandonate ad esse in quanto proprietà del pleroma. Spiritualità e sessualità non sono vostre proprietà, non sono cose che voi possedete e contenete, sono invece loro a possedere voi e a contenere voi, perché sono demoni potenti, manifestazioni degli dei, e perciò cos'è che vanno al di là di voi e che esistono di per sé....
Non c'è comunione nella sofferenza e nella malattia. La comunione in ogni cosa comporta lacerazione e dissolvimento.
La differenziazione porta all'essere individui. L'essere individui si oppone alla comunione. Tuttavia la comunione è necessaria, a causa della debolezza dell'uomo nei confronti degli dei, dei demoni e della loro legge insormontabile. Perciò ci sia tanta comunione quanta è necessaria, non per amore degli uomini ma a causa degli dei. Sono gli dei a costringervi a stare in comunione.
Quando siete in comunione ciascuno si sottometta all'Altro, in modo che la comunione si mantenga, perché essa vi è necessaria.
Quando siete soli, il singolo anteponga se stesso agli altri, in modo che ciascuno torni a se stesso ed eviti la schiavitù.
Nella comunione ci sia la continenza, nell'esser soli viga la prodigalità.
Comunione significa profondità, l'esser soli significa elevazione.
La giusta misura nella comunione purifica e mantiene.
La giusta misura nell'esser soli purifica e aggiunge.
L'essere in comunione ci dà il calore, l'esser soli ci dà la luce (nella comunione noi andiamo verso l'origine che è la Madre. Nell'esser soli noi andiamo verso il futuro, che è il Fallo procreatore) »
Dal "Liber Novus"

mercoledì 16 aprile 2014

"....Rinasci Farfalla..." Pagliaccio Di Vetro


....e provi a scrostare quei pezzi di coscienza e fango, piegata davanti ad un altare, pregando...
Ma non la ripulisci una guerra, bagnando di lacrime il mondo...
non la ripulisci te stessa, immaginando oceani di contorno ad ogni fallimento che hai lasciato sul piatto...
Il fatto è che devi alzarti e gridare, strappare e lacerare la pietà che abita nei tuoi specchi...
I tuoi vecchi muri interiori sono ragni, che dipingono tele, dove neanche la neve più fredda si lascerebbe cullare...
Lascia stare miracoli o attese, tu sei lo spettacolo di te stessa, ricominci ad ammirare la bellezza dei tuoi occhi, i tocchi, o meglio, la carezza dei tuoi quadri dentro la stanza...
e se hai voglia, danza... danza come quando...
..."Tesoro, guarda come è brava quella bimba che balla..."
E rinasci, cazzo, rinasci..
Rinasci farfalla
Pagliaccio Di Vetro
Pagliaccio Di Vetro è una delle gemme rare che ho incontrato nel mio cammino, un incontro solo sul web, ma ciò che scrive è quanto basta per capire la sua preziosa energia..
Un'altra persona che si fa ispirare dall'Anima e scrive una poesia più bella dell'altra..
Questa mi ha colpito in modo profondo, la sua drammaticità è autentica, si riesce a scorgere la sofferenza, ma anche la voglia di scrivere per dare un messaggio.
Questa è una dei tanti bellissimi pezzi che ho letto, e che mi ha scatenato un'empatia unica, una commozione fortissima, e così ho voluto crearne un post....
Ogni donna, ma anche ogni uomo, può sentire suo questo pezzo, perchè ognuno di noi è fragile, disperato, disilluso....
Ogni pesona sta attraversando la propria guerra personale...
A volte si perde la voglia di "danzare" con la vita, si spegne la propria femminilità interiore, il proprio Eros, e ci si rinchiude nel buio della propria stanza...
Ma come la farfalla bisogna ri-nascere e morire come se la vita non avesse mai fine...
La farfalla è il paradiso del bruco, è la rinascita allo stato superiore, vive un giorno nel mondo e un'eternità nell'Etere
"Tu sei lo spettacolo di te stessa" ammira l'opera che sei e scoprirai l'Universo dentro te...
Dedicato a tutte le donne... a tutti gli uomini... che non vedono più la meraviglia in loro stessi...
Grazie Pagliaccio Di Vetro
Nell'AniMo Antico

lunedì 14 aprile 2014

Il Cuore

In un post precedente ho parlato della pioggia e della luce e delle rappresentanzioni del sole con i raggi alternati, gli stessi raggi si ritrovano anche in alcune rappresentazioni simboliche del cuore come ad esempio quello della Certosa di Saint-Denis d'Orques:
Questo cuore raggiante è posto al centro di due cerchi sui quali si trovano rispettivamente i pianeti e i segni zodiacali, il che lo caratterizza come Centro del Mondo sotto duplice aspetto del simbolismo spaziale e del simbolismo temporale, questa raffigurazione è evidentemente solare e il fatto che il sole, inteso in senso fisico, si trovi anch'esso sul cerchio dei pianeti dimostra bene come il cuore sia in rappresentanza del Sole Spirituale.
La ferita rappresenta sia  l''Occhio del cuore' la porta stretta dalla quale si accede all''altra parte', sia il 'germe avatarico (che abbiamo visto nel simbolo dell'uovo).
L'assimilazione del sole e del cuore si ha in quanto entrambi hanno un significato 'centrale' ed è cosa comune a tutte le dottrine dell'Oriente all'Occidente.
Il cuore è considerato, in ogni tradizione, innanzitutto come sede dell'intelligenza, intendendo quella pura nel senso universale, e non la ragione che ne è solo un riflesso nell'ordine individuale ed è riferita al cervello, il quale si trova nei confronti del cuore in rapporto analogo a quello della luna e del sole nel mondo.
Il nome d' "intelligenza del Mondo" che si da al sole risponde a quello di "Cuore del Mondo" fonte di luce eterna, il Sole è per questo ciò che il cuore è per l'essere animato.
Plutarco scrive che il Sole «con la forza di un cuore sparge e diffonde da sé calore e la luce come se fossero sangue e soffio»: se il soffio è riferito alla luce, il fatto è che esso è propriamente il simbolo dello spirito, che coincide essenzialmente con l'intelligenza, in quanto il sangue è evidentemente il veicolo del 'calore animatore', il che si riferisce in special modo alla funzione vitale del principio centro dell'essere.
Le rappresentazioni del cuore possono essere raggiante e fiammeggiante, quella raggiante è più antica e risale ad epoche che in cui l'intelligenza era ancora riferita tradizionalmente al cuore, mentre quella fiammeggiante si è diffusa soprattutto con le idee più moderne che riducono al cuore la sola corrispondenza del sentimento.
Questa deviazione è imputabile al razionalismo che pretende di affermare una pura e semplice identificazione fra l'intelligenza e la ragione e quindi non con l'intelletto trascendente che è legato al cuore.
È anche vero che il cuore in quanto centro dell'essere è il punto da cui scaturiscono tutte le modalità di quest'ultimo, compreso il sentimento e l'affettività ma rispettando i rapporti gerarchici l'intelletto è veramente la modalità centrale mentre le altre hanno carattare più o meno periferico.
Notiamo che la luce e il calore sono aspetti complementari del fuoco e sono in ragione inversa l'uno rispetto all'altra, si sa che una fiamma più è calda e meno è luminosa: come nell'uomo possiamo trovare un calore senza luce o una luce senza calore riferiti all'intelletto e al sentimento, ma nell'ordine dei principi, invece, i due aspetti si riuniscono e si congiungono indissolubilmente come tutti i complementari perché sono costitutivi di una stessa natura essenziale.
Il fuoco che si trova al centro dell'essere è sia luce sia calore, intelligenza e amore specificando che l'amore in questione è diverso dal sentimento quanto l'intelligenza è diversa dalla ragione.
In questo contesto l'applicazione tradizionale di amore non è limitata alla sfera exoterica e religiosa ma si estende anche a quella esoterica e iniziatica.
Ricordiamo il Vangelo di San Giovanni « Dio è Amore» ovviamente questa affermazione non intende un tipo di amore sentimentale e superficiale come lo s'intende oggi ma qualcosa di più sacro profondo che scaturisce soprattutto dalla luce dell'intelligenza.
Fonte "Simboli della Scienza sacra" R.Guenon


venerdì 11 aprile 2014

Risveglio della dimensione metafisica con i "suoni sacri"

Fin dai tempi più remoti, l'uomo si è procurato dei mezzi per ottenere l'energia necessaria a vivere in comunione con l'assoluto.
Ogni individuo è dotato della facoltà di riflettere l'universo come potrebbe fare uno specchio dalle molteplici sfaccettature e di percepirne gli accenti profondi e nascosti
L'uomo vive in un bagno acustico anche quando crede di essere avvolto da un ambiente silenzioso, mentre l'aria crea intorno a lui un campo attivo alimentato dall'agitazione molecolare.
I movimenti vibratori sul corpo umano passano attraverso diverse attività sensoriali; dal momento che ogni organo e pensiero è sollecitato dalle vibrazioni acustiche, il sistema nervoso è chiamato a dare il suo contributo e l'orecchio viene modellato secondo il "sentire profondo" dell'individuo.
In tutte le tradizioni sia orientali che occidentali al suono è sempre stato attribuito un carattere sacro: la preghiera, i mantra, le litanie, basti pensare che qualsiasi cerimonia, rito, culto, abbiamo canti e suoni che enfatizzano il tutto, e questo è un modo che permette di entrare in contatto con il divino che è dentro di noi, dando effetti benefici anche in termini di salute (Musicoterapia)
L'orecchio ha un'importante funzione di collegamento: ogni stimolazione sonora si trasforma in un processo di sollecitazione del corpo e della mente attraverso la percezione delle onde sonore da parte del padiglione auricolare.
Il suono della preghiera ha il magico potere di ricongiungere l'uomo a una dimensione superiore, il bisogno di trascendere è innato nell'individuo e originato dal bisogno di dare un senso alla vita, la fede ricollega l'uomo a ciò che è misterioso e separato da lui.
Esistono dei suoni "sacri" che provocano il risveglio della dimensione metafisica che è in ciascuno di noi, essi producono l'aumento del tono delle onde cerebrali e della dinamica del sistema nervoso nel suo insieme.
La stimolazione sonora crea un'attivazione energetica cerebrale e corporea in cui il suono è fonte di energia e il fraseggio musicale crea l'atmosfera propizia al raccoglimento.
L'OM è una sillaba sacra molto potente che rappresenta l'Assoluto, Fonte Suprema, Potenza Creativa, la somma di tutti i suoni
.
È il mantra della compassione piena di Amore.
Contribuisce a creare un Suono Cosmico se cantato con altre persone, e inonda la propria vita di energia positiva e amorevole se recitato spesso anche da soli o pensato:
Permette di accedere all'Ineffabile e di essere in armonia con il suono emesso dall'universo, vivere in comunione con il cosmo in quanto questo suono contiene da solo tutto il linguaggio, il pensiero e la magia del cosmo.
Saperlo pronunciare e ascoltare è un'arte da imparare, esso è un seme che se piantato nel nostro cuore darà il suo frutto.
Il suono della voce in genere è in assoluto il tramite da sempre ritenuto il mezzo etereo e la chiave primaria del rito magico-religioso.
Vibrazioni che mettono in movimento l'etere nel mondo della materia sottilissima che sono ritmiche per loro natura.
Le parole sono articolazioni di note musicali emesse dalla bocca, il cui suono viene modulato a volontà e secondo l'energia di chi lo esprime.
Si può affermare con certezza che il suono della parola ha una forte azione energetica e sensibile sulle cose vive.
Queste parole potenti sono canti ed emissioni di articolazione di volontà animate o no da idee concrete.
Le parole hanno un maggior dominio sulla realtà ed è per questo che conoscere il vero nome di una cosa equivale a controllarla fin dai tempi più remoti.
La parola ha sempre rivestito un'importanza suprema poiché esprime il senso più intimo del verbo reso manifesto.


 

mercoledì 9 aprile 2014

Realizzazione del Tao

«Se vuoi produrre il corpo di diamante, senza dispersioni
Con cura devi riscaldare la radice della coscienza della vita.
Illuminare devi il paese beato ch'è sempre vicino,
E colà celato, lasciarvi sempre abitare il tuo vero Io.»
Questa sorta di istruzione alchimistica è un metodo o una via per la produzione del corpo adamantino.
Bisogna adoperare un ampliamento della coscienza (riscaldamento) affinché la dimora dell'essere spirituale venga illuminata.
Anche la vita va resa più intensa. Dalla combinazione di ciò nasce la "vita cosciente".
Bisogna fondere la coscienza e la vita coltivandole entrambe, in questo modo si ottiene la fusione di esse e si attua il "compimento del grande Tao".
Il Tao è la 'via' il centro dell'essere, la 'luce del cielo' che dimora nel 'cuore celeste'.
Da "Il segreto del fiore d'oro"
«La via verso la verità si apre solo a chi lascia da parte ogni intenzione.
Dovremmo crescere come un albero che non conosce neppure lui la propria legge. Restiamo invece vincolati alle nostre intenzioni, senza sapere che l'intenzione limita, anzi esclude, la vita.
Crediamo di poter rischiarare l'oscurità con le intenzioni, e in questo modo non cogliamo la luce.»
Questo è un invito a lasciar accadere spontaneamente gli eventi psichici
«Il lasciar accadere il fare nel non-fare, l'abbandonarsi è diventato per me la chiave che dischiude la porta verso la via»
«Quanto più sei intelligente, tanto più folle è la tua ingenuità.
Non vogliamo però neppure diventare apposta degli stolti rendendoci schiavi dell'ingenuità, ma saremo piuttosto degli stolti intelligenti. Questo ci conduce al senso superiore. L'intelligenza si unisce all'intenzione. L'ingenuità non conosce intenzioni. L'intelligenza conquista il mondo, mentre l'ingenuità conquista l'anima.»
Anima: «Hai misurato la profondità del mio abisso ed esplorato tutte le vie che ti farò ancora percorrere?»
Jung:«Non sapevo di essere il tuo vaso, vuoto senza di te, ma traboccante se sto con te».

Dal "Liber Novus" C.Jung

martedì 8 aprile 2014

Ti amo nonna

Oggi sarebbe stato il tuo compleanno cara nonna...
Tu che mi hai capito più di ogni altra persona, che in me hai sempre visto ciò che andava veduto, che mi leggevi dentro facilmente...
Penso che tu sia stata la persona che ho amato di più in tutta la mia vita...
Ti sento in ogni momento, sei presente in tutto ciò che faccio, vivi dentro me, e dentro le persone che ti hanno più amato...
Non te ne sei mai davvero andata, la tua energia ha continuato a coccolarci...
Tu che, nei miei sogni in un momento particolare e delicato, sei stata la mia prima guida spirituale...
Tu la signora delle violette, il nostro fiore preferito che nasceva dal nulla in ogni tuo vaso nel tuo piccolo balcone, e come loro discreta e delicata ma dall'essenza sublime...
Tu con quel tuo odore di nonna, buono e delicato, di cipria e borotalco...le tue perle...adoravi le perle perché eri anche te preziosa e pura come loro...
Tu con le tue mani sempre calde e accoglienti, mani che tutto ciò che creavano, lo facevano perfetto e pieno di amore...
Tu nonna che mi hai insegnato tante cose e tante ancora ne avrei potute imparare...
Tu che hai sofferto tanto nella vita ma ogni sofferenza ha accresciuto l'amore in te e non l'aridità...
Hai vissuto per noi e in noi continui ad essere presente sempre, in ogni gesto e ricordo...
La mia bismamma..
Ti amo e ti amerò sempre, portandoti nel cuore come una giada luminosa!
Buon compleanno nonna Luisa

lunedì 7 aprile 2014

La Luce e la Pioggia

Rappresentano entrambe le influenze celesti o spirituali, ma mentre tale significato è evidente per ciò che concerne la luce, per quanto riguarda la pioggia si tratta soprattutto della discesa di queste influenze nel mondo terrestre, e facendo notare che tale è in realtà il senso profondo, e del tutto indipendente da ogni applicazione magica dei riti assai diffusi che hanno lo scopo di far piovere.
La luce e la pioggia hanno entrambe un potere vivificante, che rappresenta bene l'azioni delle influenze celesti, si ricollega ad esse in particolar modo il simbolo della rugiada che è strettamente legato a quello della pioggia ed è comune a numerose forme tradizionali,  dall'ermetismo alla Cabala ebraica alla tradizione orientale:
La tradizione rosacrociana associa in modo del tutto speciale la rugiada e la luce accostandole per assonanza Ros-Lux e Rosa-Lux.
Per quanto riguarda la Cabala ricordiamo che il nome di Metatron, attraverso le diverse interpretazioni che ne sono date, è ricollegato sia alla luce sia alla pioggia, ricordando il carattere propriamente solare di Metatron.
Da una parte il sole è la sorgente diretta della luce sul nostro mondo e dall'altra è sempre il sole che facendo evaporare l'acqua, l'aspira in un certo qual modo verso le regioni superiori dell'atmosfera da cui ridiscendono poi sulla terra in forma di pioggia.
È il calore del sole a produrre quest'azione e troviamo i due termini complementari luce e calore nei quali si polarizza l'elemento igneo.

Il sole è stato rappresentato in tempi diversi con raggi di due specie alternativamente ondulati e rettilinei, esso appare come una specie di stella ad otto raggi ciascuno dei quattro verticali e orizzontali è costituito da due linee rette che formano tra loro un angolo molto acuto e ciascuno dei quattro raggi intermedi da un insieme di linee ondulate.
Gli elementi essenziali da considerare sono rispettivamente la linea retta e la linea ondulata perché la prima rappresenta la luce e la seconda il calore, la linea ondulata è anche ovunque il simbolo ricorrente dell'acqua.
In tutto ciò non vi è alcuna contraddizione in quanto la pioggia procede dal sole come effetto del calore solare e quindi la sua rappresentazione può legittimamente confondersi con quella del calore stesso.
Nel linguaggio della tradizione orientale siccome la luce è Yang il calore è considerato oscuro Yin in rapporto ad essa, e allo stesso modo anche l'acqua viene rappresentata Yin in rapporto al fuoco Yang di conseguenza se ne avrà che la linea retta rappresenta lo Yang e la linea ondulata rappresenta lo Yin.
Ricordiamo ancora che la linea ondulata rappresenta anche il lampo che è anch'esso in rapporto con la pioggia.
Il fuoco e l'acqua sono due elementi apparentemente opposti nella loro esteriorità in quanto sono due elementi complementari ed essi devono come tutti i contrari congiungersi ed unirsi in un certo modo.
Le 'acque superiori' sono le possibilità della manifestazione informale rappresentate in un certo modo dalle nuvole da cui la pioggia cade sulla terra, essa infatti per rappresentare le influenze spirituali dev'essere considerata come 'acqua celeste' ed è noto che i Cieli corrispondono agli stati informali; l'evaporazione delle acque terrestri per l'azione del calore solare è l'immagine di una trasformazione dalle acque inferiori a quelle superiori e viceversa tramite il passaggio alternato.
E il fuoco in questo caso risiede sottoforma di fulmine che lo è anche nell'ordine della manifestazione formale.
Gli alchimisti intendo con le acque, i raggi e il bagliore del loro fuoco, dando il nome di abluzione, non all'azione di lavare qualcosa con l'acqua o altro liquido ma ad una purificazione che si opera per mezzo del fuoco: gli antichi celavano questa abluzione sotto l'enigma della salamandra che essi dicono si nutra di fuoco e di lino incombustibile (amianto) e che vi si purifica e vi si pulisce senza consumarsi.
Nel simbolismo ermetico compaiono frequenti allusioni al "fuoco che non brucia" e a all'"acqua che non bagna" e anche come il mercurio "animato" cioè vivificato dall'azione dello zolfo sia descritto come "acqua ignea" e anche come "fuoco liquido" 

Fonte "Simboli della Scienza sacra" R. Guenon

venerdì 4 aprile 2014

Le creature più belle...

Amo raccogliere i fiori nel deserto, o quelli nati tra le fessure dell'asfalto...
Amo collezionare le penne cadute dalle ali degli angeli...
Ricerco le gemme più luminose e preziose nella terra più scura...
Raccolgo le perle dal fondo del mare...
Amo la purezza nella materia corrotta...
Amo il fiore del loto perché nasce immacolato dalle acque più torride...
Tutto ciò che è più improbabile ha la bellezza della rarità, della difficoltà di essere e nonostante tutto È...
Il paradosso è l'unico modo per rappresentare Dio ma anche le sue creature più belle...
Non l'impossibile ma l'improbabile che amo di più, perché non vi è una soluzione scontata...
Ogni tesoro ha in sé non solo il valore inestimabile ma anche la difficoltà di essere raggiunto, perché sono caratteristiche peculiari di esso..
La vita genera materia corruttibile ma è la stessa materia che deve compiere il proprio processo di fortificazione all'incorruttibilità...
Ecco perché vi sono anime preziose sparse ovunque....
E il mio passatempo preferito è quello di cercarne quante me ne sia possibile, per deliziarmi dell'energia e la luce splendente da loro emanata senza possederle..
Come si fa con le farfalle più belle...
...Non intrappolarle, ma lasciale volare leggere nell'aria ammirandone l'essenza e la bellezza dell'essere semplicemente meravigliose...
Nell'AniMo Antico

L'Universo è suono?

La vera magia per chi crede nel valore dei segni del microcosmo, si sostanzia attraverso un percorso fatto di attenzioni ai piccoli segnali: solo loro possono rivelare il destino che è stato stabilito per ognuno di noi.
È necessario abbattere quegli schemi mentali fatti di convinzioni assolute che impediscono di sentire e vedere oltre.
La possibilità di avanzare dipende dal modo in cui ci poniamo rispetto all'immenso universo che abita in noi, esseri straordinari e unici.
"L'inconscio può riservare dei messaggi essenziali per orecchie che sanno mettersi in ascolto." C.G.Jung
"Chi ascolta attentamente l'autentica voce del cuore e della coscienza è illuminato dalla sua verità." G.W.F.Hegel
In tutte le culture della terra i processi di evoluzione e trasformazione interiori vengono rappresentati con una forma circolare MANDALA Il Tre Il Quattro e la Monade:
Similmente anche lo scorrere della vita del tempo e degli astri.
L'avvicendarsi regolare delle stagioni, che esprime il principio esistenziale del divenire e del trascorrere, è soggetto alla stessa rappresentazione a spirale che ricorda un cerchio (LO SWASTIKA,  LA RUOTA, BARDO THODOL).
Anche nell'orecchio esiste un'importante energia che si diffonde da esso e la coclea, l'organo chiave e interno dell'udito, ha la forma a spirale.
Imparare ad ascoltare l'energia che scorre fino al nostro spirito, attraverso la spirale dell'orecchio, significa riconoscere informazioni misteriose che si concentrano e si espandono, dando vita a importanti suggerimenti che, se "ascoltati", ci permettono di "udire" il futuro.
Ogni forma di vita ha il "proprio suono", così come l'essenza di tutte le cose e di tutti gli eventi.
All'inizio fu la luce...anzi il suono, il tutto ebbe inizio con una esplosione sonora: ancora oggi tutti noi siamo immersi in un cosmo fatto di radiazioni e quindi anche di suoni.
Siamo quindi liberi di immaginare che il tutto non sia altro che suono.
Secondo la scienza sacra tutto sarebbe nato da un "suono supremo" dal Verbo (IL VERBO) e ciò attribuisce un ruolo predominante nell'universo al suono.
Imparare ad ascoltare l'universo significa andare oltre alla scoperta di un immenso mare sonoro che in fondo è un eco del "suono primordiale".
(MUSICOTERAPIA)
Il suono anima tutto ciò che esiste intorno a noi ed anche noi stessi, paradossalmente il suono, che non è, dà vita a ciò che lo manifesta...e se l'Universo non fosse che un suono?
Questo concetto scaturisce una visione unitaria dell'universo, che procuri una comprensione totale di tutto ciò che riguarda la formazione del cosmo e tutto ciò che lo compone..se tutto è suono l'universo è un ammasso vibratorio che muta d'aspetto a seconda della complessità delle combinazioni emananti dalle componenti soniche, sia udibili, nel rispetto del campo di undici ottave riservato all'udito umano, che non.
Il mondo allora non sembra essere altro che la storia dell'evoluzione di una composizione sonica, di una "sinfonia fantastica" certamente inudibile, ma pur sempre una sinfonia, poiché è sonica per essenza..
L'uomo in tutto ciò è costantemente bombardato da un numero considerevole di segnali, provenienti dai diversi campi che costituiscono l'energia dell'universo, determinata in origine dal suono primordiale. L'uomo è il vero specchio in cui si riflette il mondo, nella misura in cui è cosciente di esserlo.
Tutto ciò che esiste usufruisce dei medesimi benefici, ma solo l'uomo è aperto alla conoscienza che lo inonda e lo immerge nella creatività.
Mettendosi in ascolto e gli beneficia di un'energia complementare, la quale gli permette di cogliere e trattenere il flusso energetico delle informazioni che riceve.
 Tratto da un saggio di Piera Vitali
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