martedì 22 ottobre 2013

Lateralità Destra e Sinistra e Rapporto con i Genitori



Ho voluto creare questo post perchè molte informazioni sull'argomento sembra dicano il contrario, ed effettivamente se non fosse che ho riscontrato su di me la veridicità, sarei rimasta con la teoria opposta.
Secondo Michel Odoul la destra del corpo è in rapporto con la figura materna e la sinistra con quella paterna, oltre alla spiegazione del libro da lui scritto "Dimmi dove ti fa male. Glossario psico-energetico" vorrei dire cosa ne penso io e la mia esperienza personale.
Credo che se l' emisfero destro rappresenta la parte femminile di ogni essere umano e la parte corrispondente del corpo è la sinistra, da qui ne va che, in psicologia la figura più importante di riferimento per una figlia sia il padre, e viceversa, lo stesso discorso vale per un figlio maschio del quale è la madre.
Ne deriva già che la parte sinistra essendo "femminile" nel corpo dell'essere umano, ci "parla" del rapporto col padre mentre quella destra essendo "maschile" ci "parla" di quello con la madre.
Sto parlando di qualcosa di molto profondo, inconscio e archetipico; molti potrebbero pensare che per una figlia il rapporto con la madre sia importante e lo è... è fondamentale.. ma qui si tratta di meccanismi del corpo più complessi che andrò a spiegare in chiave più metafisica in seguito.
Io personalmente, ho riflettuto molto su questa teoria perchè ho avuto, nel corso della mia vita, diversi problemi ad all'occhio sinistro, problemi un po' particolari, mi ha fatto riflettere il fatto che per quanto abbia un rapporto conflittuale con mia mamma (e ditemi chi non ce l'ha), i traumi più importanti li ho avuti dalla relazione completamente anaffettiva con mio padre, tra l'altro mia sorella ha una fortissima miopia, strabismo (corretto)e astigmatismo fin da piccolina.
Relazione che è andata peggiorando con la fine della pubertà, da cui sia io che mia sorella abbiamo avuto l'aggravarsi dei problemi e relativo distacco di nostro padre, sempre affettivamente parlando.
Ricordo che gli occhi, psicosomaticamente parlando, sono legati al sentimento.
Ho riportato questa mia testimonianza perchè, quando lessi il libro mi fece molto riflettere, e spero possa essere utile a tutti coloro che leggeranno il post e magari interrogandosi sul perchè dei loro problemi possano almeno psicologicamente sbloccare l'energia stagnate che provoca il loro mali considerando l'alternativa della relazione madre-destra e padre-sinistra.
Eccezion fatta per tutti i problemi che ci portiamo da prima della nascita a livello congenito perchè hanno la valenza opposta.

Ora andrò a riportare il testo in cui Odoul ci esplica il suo punto di vista:
"L'Oriente fa una profonda distinzione tra il manifesto e il non manifesto, tra ciò che precede la nascita, Cielo Anteriore e ciò che viene dopo, Cielo Posteriore.
Come possiamo vedere, il Cielo Anteriore e il Cielo Posteriore presentano entrambi una destra e una sinistra. Cionondimeno, constatiamo che sono invertite.
Quest'inversione ci permette di capire il perchè la psicomorfologia e la psicologia moderna collochino, a livello del corpo umano, il rapporto con la madre sul lato sinistro e con il padre sul destro, mentre la medicina tradizionale cinese e la filosofia taoista fanno il contrario.
L'Oriente si focalizza sul "qui e ora" del vissuto attuale e reale, del manifesto, del cielo posteriore.
Il corpo fisico e la realtà materiale sono per gli orientali importantissimi perchè attraverso di loro lo Spirito si esprime. E' infatti a questo livello (e non nel Cielo Anteriore) che si manifestano le malattie.
Sono invertite come accade con l'immagine della realtà percepita dall'occhio e quella invertita trasmessa al cervello che la ricostruisce. 
Il lato destro del corpo è quindi, per gli orientali, in rapporto con lo Yin e di conseguenza con la simbologia materna, mentre il lato sinistro è in rapporto con lo Yang e quindi con la simbologia paterna.
Quindi tutti i sintomi a livello fisico e i traumi sono elementi eloquenti e rivelatori di ciò che accade nel profondo di noi in relazione ai rapporti esterni. Considerando che appartengono al manifesto, al Cielo Posteriore, tali manifestazioni vengono codificate dalla lateralizzazione proposta dagli orientali (destra=madre).
Tutto ciò che ha a che ha luogo nella psicologia, nell'immaginario e nel sogno o la cui forma è stata concepita prima della nascita, appartiene invece al Cielo Anteriore e per tanto corrisponde alla lateralizzazione occidentale (sinistra=madre).



E' inoltre un errore ritenere che ad agire sui traumi o le malattie sia il cervello mediante il sistema nervoso centrale, motorio, ad intervenire non è questo sistema nervoso gestito dal Conscio, bensì, il sistema nervoso cosiddetto autonomo o neurovegetativo, guidato dal Non-Coscio.


Fonte: Michel Odoul "DIMMI DOVE TI FA MALE Glossario Psico-energetico"

Cercare nelle proprie esperienze di vita, sia nelle malattie che nei traumi e anche gli incidenti che possono sembrare al di fuori della nostra volontà  La Nostra Anima ci Parla attraverso il Corpo, ora con una maggiore consapevolezza sui perchè e soprattutto da quale conflitto.
E' sempre più importante guardarsi dentro per potersi Liberare e per far si che i segnali dell'anima possano renderci consapevoli di ciò che ci accade.
Imparare ad accettare questi segnali equivale ad imparare ad ascoltare la nostra Anima...
Nell'Animo Antico

sabato 19 ottobre 2013

Percorso spirituale con i fiori di Bach


Leggendo il mio primo libro sulla conoscenza dei fiori di Bach, (circa tre anni fa o più), mi resi conto che oltre al loro fantastico potere guaritore sia a livello fisico che psicologico, essi hanno un percorso spirituale nelle loro caratteristiche.
In un periodo in cui si acquista il proprio Centro e si è in equilibrio, si può iniziare a sperimentare uno ad uno questi meravigliosi rimedi per l'anima.
Se si sta seguendo già una terapia o non ci si sente "in asse" meglio assumere la propria miscela personalizzata che man mano ci porterà a liberarci degli "ostacoli" che ci impediscono di raggiungere la consapevolezza di noi stessi ossia il nostro Sé.
Ho pensato anche che se in fondo ogni rimedio è una caratteristica dell'anima umana, tutti quei fiori affini andranno solo ad aggiungere energia positiva alle caratteristiche che già si hanno, mentre gli altri non incideranno mai negativamente ma magari ci metteranno in contatto con caratteristiche inconsce o archetipiche che non pensavamo di avere, scoprendo ancora più noi stessi.
E in fin dei conti anche Jung sosteneva che nessuno conosce fino in fondo se stesso sin quando non si scava nella profondità  del proprio inconscio, fin quando non si accettano anche caratteristiche che non si conoscevano di noi, fin tanto non si impara ad ascoltare la parte più profonda di noi.
Per capire come agiscono i fiori di Bach leggi anche questo post: Fiori di Bach
Riporto qui le parole del libro più significative ai fini di rendere comprensibile il mio intento di iniziare questo esperimento su me stessa.
Aggiungo che ogni libro che ho letto di Kramer, Orozco, e manuali pratici per l'assunzione e l'utilizzo dei fiori è stato scritto da persone che hanno sperimentato su se stessi i vari effetti di tutte le 38 essenze ma ovviamente incentrando l'esperienza al dare un contributo del potere curativo dei rimedi.
"....Il compito dunque del terapeuta è incoraggiare l'individualità di ognuno, poiché ogni essere è unico." Eduard Bach
Bach, come George Groddek e Carl Gustav Jung, è stata una di quelle persone speciali e carismatiche, anime antiche ed evolute, che hanno gettato un ponte tra l'Oriente e l'Occidente, tra la logica razionale della filosofia occidentale ed il pensiero intuitivo ed analogico dell'Oriente, tra la scienza e la spiritualità, dovuti  anche ad un superiore equilibrio e scambio tra emsferi cerebrali, che caratterizza le personalità geniali.
"Ciascuna delle erbe corrisponde ad una delle qualità e il suo scopo è fortificare quella qualità in modo che la personalità possa superare quel difetto che è l'ostacolo particolare".
Con lo studio approfondito, con la pratica e soprattutto con la meditazione sul valore simbolico, spirituale ed energetico di ogni singolo rimedio o su quei rimedi di cui si sente di aver bisogno, consigliata la meditazione con l'ampollina in mano o in un taschino vicino al plesso cardiaco dopo averne assunto poche gocce pure;
vi accorgerete che nelle varie possibilità di combinazione o di ordinamento dei rimedi, si cela un percorso di iniziazione spirituale in tutte le sue numerose e complesse tappe.
Percorso che è, già di per sé, completo nella disposizione naturale dei 38 rimedi floreali... in modo da formare una mappa evolutiva personale  che segua il tracciato da compiere e le zone ombra su cui lavorare, le lacune spirituali e karmiche, le parti irrisolte e coatte di ognuno di noi, freni dell'evoluzione e prove del percorso esistenziale in questa vita, da comprendere, risolvere e integrare per andare oltre.
Qualcuno asserisce che Eduard Bach...abbia ordinato e classificato i rimedi appunto come percorso spirituale- esoterico... Un sistema quindi, che a vari livelli  di lettura e comprensione, arriva a tutti e da tutti è accessibile e sperimentabile.
Per dare un tocco di energia in più al percorso spirituale il metodo della lunarizzazione mi sembra più che indicato.
Metodo Lunare:
Consiste nella preparazione dei rimedi sotto il potente influsso del plenilunio e i cicli di cura che seguono la fase lunare nei suoi 28 giorni.
Si lascia la boccetta alla luce della Luna e si ritira dopo i primi raggi di sole in modo da lunarizzare e solarizzare il rimedio.
Mentre per dare un tocco di misticismo proporrei l'assunzione tramite la risonanza vibrazionale o terapia  a distanza (che ho sperimentato io stessa per un rimedio), arricchendolo della meditazione iniziale e l'assunzione di alcune gocce prima di iniziarla, il giorno del plenilunio e prima di iniziare il ciclo dei 28 giorni.
Una volta eseguita la meditazione iniziale, si posiziona la boccetta su un foglio su cui si scrive il proprio nome e cognome e lo si lascia per la durata del ciclo della Luna.
In questa foto possiamo vedere uno schema esplicativo per capire come agisce l'essenza e a quale livello vibrazionale

Ora andrò ad elencare solo le caratteristiche spirituali dei fiori:
AGRIMONY: Fiore della Ricerca Interiore 
Nel cammino spirituale ci porta all'accettazione delle circostanze ed alla conoscenza dell'ombra, instaurando in noi quel senso profondo di pace e benessere che preludono l'evoluzione spirituale.
(Smaschera le problematiche interiori)
ASPEN: Fiore della Sensitività
Nel cammino spirituale ci libera un grandissimo potenziale positivo e ci dà coraggio di camminare nel buio e attraversare l'ignoto aprendoci le porte dell'evoluzione interiore.
BEECH: Fiore della Benedizione e della Tolleranza
A livello spirituale farà emergere la capacità di discernimento necessaria per saper distinguere positivamente le cose, le persone e gli avvenimenti e la capacità di accettare l'esistenza di sistemi di valori diversi dai nostri.
(Il primo passo per amare noi stessi e gli altri)
CENTAURY: Fiore dell'Indipendenza e del Libero Valore
 Nello sviluppo spirituale dona al nostro essere interiore la forza necessaria per vivere a fondo e pienamente il valore della nostra unica e particolare individualità, la sola istanza da servire e da coltivare.
Ci dona inoltre, lo stimolo del distacco dall'esterno per far affiorare soltanto da noi stessi, un intimo contatto con la nostra interiorità, la voce del nostro interno più profondo e genuino, la voce del Dharma e il senso del nostro personale destino e missione, nonché rafforza la nostra volontà nel perseguirli e nel realizzarli dentro di noi e nella vita.
CERATO: Fiore della Guida Interiore
E' il fiore dell'intuizione, di quella magica e sommessa voce che, quando vuole, ci rivela i misteri dell'Universo e della Creazione(a volte bastano poche gocce per venire a capo di un dilemma che ci tormenta) è soprattutto il fiore del Maestro interiore, l'unica e riconosciuta giuda spirituale nella sua missione terrena. Esso ci insegna il segreto gnostico, esoterico e spirituale per attingere soltanto alla nostra fonte interiore e individuare, dentro di noi la nostra guida personale (o angelo custode).
E' il fiore per eccellenza il fiore della connessione con il Sé profondo.
CHERRY PLUM: Fiore del Dominio di Sè 
Sul piano spirituale lavora sulla forza e sul coraggio, sul dominio interiore e sulla spontaneità. Lavora sull'accettazione dell'istintività e sulla capacità di affrontare l'ombra e l'inconscio.
CHESTNUT BUD: Fiore della Conoscenza e della Consapevolezza
Fiore dell'apprendimento, porta alla chiarezza, alla perspicacia, alla prontezza mentale ed alla vigilanza ci fa crescere spiritualmente apprendendo e facendo tesoro interiore sia dei nostri errori che delle esperienze in genere, segreto dell'evoluzione e dell'ascesa a livelli superiori, dove la conoscenza diventa consapevolezza ed il sapere lascia il posto alla saggezza.
CHICORY: Fiore della Libertà Interiore
Vedere il mondo e gli altri come grandiose manifestazioni del Dio nascosto dentro di noi, amando il tutto senza nulla voler possedere, con la consapevolezza che un fiore strappato dal suo stelo è morto e la sua bellezza avvizzirà, questo fiore è il retaggio spirituale al di là di quello materiale, del vile avere, del possedere per essere.
CLEMATIS: Fiore della Creazione 
Spiritualmente ci aiuta a non fuggire nella fantasia di fronte al nostro compito divino e a realizzare il piano dharmico previsto per noi.
CRAB APPLE: Fiore della Purezza
Spiritualmente ci riporta al senso  della purezza e ci pulisce e libera i canali energetici, ci aiuta nella disintossicazione mentale dal conosciuto e dai condizionamenti che frenano il nostro cammino interiore, ma soprattutto ci libera dall'idea di essere sporchi e inadeguati a livello spirituale e morale connettendoci con la pura, incontaminata ed inalienabile Luce che brilla in ognuno di noi: ci rende liberi di essere e di fare, così come siamo e come agiamo, con la consapevolezza che nulla, sia esso essere, pensiero o azione, può offuscare o contaminare quella Luce.
ELM: Fiore della Libera Responsabilità
Nel cammino spirituale ci dona il coraggio di andare avanti con la consapevolezza di essere capaci di sostenere il tutto e che ogni cosa è possibile quando la si vuole veramente ed è in sintonia con il nostro Dharma; inoltre, ci riporta alla fiducia nel nostro potere interiore personale e nella forza divina e misteriosa che ci sorregge e ci guida nel sentiero interiore.
GENTIAN: Fiore della Fede 
Nel percorso spirituale sostiene e rafforza il senso personale della fiducia e della fede quando la notte oscura dello spirito si avvicina alla nostra anima; a questo fiore spetta un posto di spicco e di nobile rilievo solo perché lavora sulla fede e sul suo consolidamento, quella fede che è dono e potere divino, che è virtù e quella superiore e spirituale e senza la quale l'umanità e la vita non avrebbe la spinta all'evoluzione ma si consumerebbero implodendo in se stesse.
GORSE: Fiore della Speranza 
A livello spirituale ci riporta alla forza alla speranza, seconda virtù, dopo la fede, per la realizzazione dell'uomo interiore, dell'Homo Spiritualis.
La speranza è la forza motrice della vita in senso assoluto, il volere, lo sperare, la proiezione di un effluvio energetico che da all'invisibile dimensione vibratoria sublima nel mondo materiale creando forma, senso e sostanza, realizzando l'idea archetipo concretizzando il profondo impulso creativo...realizzando magicamente o miracolosamente i nostri desideri profondi.
HEATHER: Fiore della Carità
Rimedio per l'uscita dall'egoismo e dall'abisso del solipsismo, combatte la logorrea e nel cammino spirituale sblocca l'evoluzione e aiuta a destrutturare il superego, il mostro con mille teste di ogni ricercatore spirituale.
HOLLY: Fiore dell'Amore
Indispensabile sia nel percorso spirituale che esistenziale, umano sociale, perché l'amore è la chiave e il segreto della vita, mentre l'odio e la mancanza d'amore ne costituiscono l'antitesi, la negazione.
Riporta all'amore incondizionato, lavora sull'apertura del cuore e sull'energia d'amore.
HONEYSUCKLE: Fiore del Carpe Diem
Nel cammino spirituale è essenziale rompere i legami karmici con il passato, la nostalgia e l'attaccamento al passato rappresentano l'antitesi dell'evoluzione. Ci aiuta ad integrare il passato come una parte di noi nel presente e non una pesante zavorra ancora insoluta.
HORNBEAM: Fiore della Mente Viva  
Nel cammino interiore ci dona la forza e l'energia mentali per superare brillantemente le prove e per alimentare la crescente consapevolezza spirituale, perché un'anima in evoluzione sulla terra comporta sempre una crescita ed espansione di un sistema nervoso, suo involucro nella materia, scrigno tangibile di un'anima segreta e protetta.
IMPATIENT: Fiore della Pazienza e della Calma Interiore
Rallentando la mente si presta notevolmente nel percorso spirituale (ottimo nella meditazione), dove ci favorisce la consapevolezza riportandoci ad un alto livello di calma, concentrazione ed osservazione, inoltre lavora profondamente sulla virtù positiva della pazienza, altra potente arma nel cammino spirituale.
LARCH: Fiore del Potere Personale  
Ci rafforza e ci riconnette all'energia del 3° chakra: il nostro potere personale, senza il quale la nostra evoluzione non può decollare e la nostra anima non è protetta dagli attacchi energetici esterni ed interni. Se no crediamo in noi, nella nostra forza interiore e nel potere divino che tutti noi possediamo, non avremo mai la forza di trovare il nostro Centro, di essere e progredire.  
MIMULUS: Fiore del Coraggio
Ci aiuta ad essere profondamente e unicamente noi stessi senza essere condizionati dalle paure, ci riconnette a quella solitudine positiva che ci permette di scendere dentro di noi e contattare la nostra Luce e tutta la nostra ombra.
MUSTARD: Fiore della Felicità
Spiritualmente trasforma la stagnazione della depressione in energia evolutiva, ci riconnette con la nostra capacità di accettare il buio interiore e la tetraggine dell'anima donandoci, al contempo, un flusso energetico e vitale, una spinta di luminosa felicità ci permetterà di emergere dal cupo abisso e affermare alla luce del sole il nostro essere nel mondo e la nostra divina identità.
OAK: Fiore della Perseveranza
Ci può aiutare per il rilassamento, il riposo o la meditazione; può essere considerato il rimedio per il risparmio energetico.
OLIVE: Fiore della Forza Vitale 
Nel cammino spirituale è la parola d'ordine della forza interiore e dell'energia vitale, quel flusso di vitalità che ci rende  solari forti e luminosi e che ci sostiene ci nutre e ci energizza durante il cammino di vita e Spirito: ci riconnette alla consapevolezza della Fonte di energia interiore, inesauribile e divina che si trova solo dentro di noi. Ci illumina sulla verità spirituale nel trovare il divino all'interno di noi e non all'esterno.
PINE: Fiore della Liberazione
La liberazione a livello profondo, a tutti i livelli, dal complesso primordiale della colpa e dalle sue implicazioni nella nostra vita e nella nostra crescita spirituale è il primo passo del cammino verso la libertà interiore, l'iniziazione dell'anima ai misteri della vita.
La battaglia interiore di ognuno di noi con i suoi dolori e contro le proprie colpe.
Necessario nel cammino spirituale per liberazione spirituale e per un'evoluzione senza la macchia di Caino e  il peso della colpa Karmica.
RED CHESTNUT: Fiore del Distacco
Nel percorso spirituale ci insegna a concentrarsi su e dentro se stessi, ottenendo il dovuto distacco dalle cose e soprattutto dagli altri, legge fondamentale   dell'evoluzione personale.
Le preoccupazioni per gli altri creano  pensieri forma negativi che danneggiano e ostacolano il cammino di chi ci sta a cuore; mentre gli avvenimenti e gli accadimenti degli altri, positivi, neutri o negativi che siano, sono il frutto della loro propria evoluzione, a volte la prova da superare, a volte il conto con gli interessi del proprio Karma e del proprio Dharma.
ROCK ROSE: Fiore della Tranquillità
La liberazione dalla paura, il superamento del terrore, la conquista interiore del calice del coraggio sono le prime prove iniziatiche dello Spirituale che vuole mettersi in cammino verso la propria realizzazione interiore. Si dice che il male nulla può contro chi non prova paura. Tra l'altro il contrari di amore nella spiritualità è proprio la paura.
ROCK WATER: Acqua dell'Elasticità
Da sempre l'acqua è sinonimo di fluidità, di spiritualità, del lato sinistro, femminile e nascosto delle cose, Yin per gli orientali, dove anche la luna gioca un suo importante significato, vista come signora della femminilità e delle acque; acqua e luna la Signora Bianca e la sorgente, un'analogia antica come l'uomo. Vedi anche L'Acqua
SCLERANTHUS: Fiore dell'Equilibrio e dell'Armonia interiore
A livello spirituale ci fa prendere contatto con la vera voce interiore rischiarandoci il cammino spirituale grazie alle virtù che ci porta a sviluppare, come l'equilibrio, la prontezza, la sicurezza di decisione e la padronanza di sé.
STAR OF BETHLEHEM: Fiore del Conforto
Può spingerci veramente molto in profondità nello spazio dentro di noi ma anche nel tempo, addirittura fino allo shock della nascita e addirittura nei blocchi karmici che la nostra anima si trascina dietro da vite immemorabili.
SWEET CHESTNUT: Fiore della Pace interiore
Il buio dell'anima va affrontato, elaborato e superato; la disperazione e l'angoscia non sono altro che tetri fantasmi della mente, trappole esistenziali delle vostre nevrosi, macchie nere dell'anima che lo Spirito della Pace spazza via con una potente emanazione di Luce.
VERVAIN: Fiore della Grazia
Ci aiuta a trovare il rilassamento e il calmo e silenzioso centro di noi stessi, ci stimola la consapevolezza della nostra energia e ci insegna  come lavorarla e distribuirla per non bruciarla nelle vane e passeggere passioni, negli incendi travolgenti ed improvvisi che lasciano solo terra bruciata.
VINE: Fiore del Condottiero
Ci riporta a quel senso della fratellanza universale e della giustizia e parità tra gli uomini che, come tutti i maestri spirituali ci hanno insegnato, è la base di partenza per lo sviluppo dell'evoluzione personale; inoltre ci insegna il Servizio Divino, quel senso del servire che apre le porte del cuore e ci porta in intimità con lo Spirito Superiore.
WALNUT: Fiore della Protezione e della Metamorfosi
Questo fiore è fondamentale nel percorso spirituale perché facilità il passaggio da un periodo all'altro e perché protegge dalle influenze negative
WATER VIOLET: Fiore dell'Umiltà
Nel cammino spirituale ci permette di lavorare sull'orgoglio arma strategica dell'eco per bloccare l'evoluzione, inoltre ci aiuta a sostenere la nostra individualità e la nostra dignità in modo armonico, dolce e distaccato, promuove l'irradiarsi della grazia in noi e da noi, ci svela il segreto dell'umiltà nel cercare il contatto e la comunicazione con gli altri pellegrini dello Spirito in cammino su questa terra.
WHITE CHESTNUT: Fiore del Dominio Mentale
Spiritualmente ci aiuta a ritrovare la serenità e la capacità di dirigere il pensiero, ma soprattutto ci aiuta a ritrovare quella pace interiore di cui abbiamo bisogno per scendere dentro di noi ed attingere dall'Eterna Fonte di Luce.
WILD OAT: Fiore dell'Evoluzione
Ci connette con la nostra vera voce interiore e ci illumina sul senso e la direzione del nostro destino, ci aiuta a distinguere le nostre potenzialità, ad attivarle al massimo e ad esprimerle, ad illuminare il cammino di vita e prendere coscienza del proprio Dharma, l'uscita dalla nebbia esistenziale.
WILLOW: Fiore del Perdono e dell'Accettazione
Ci libera dal pesante e frenante peso del risentimento karmico, dalla zavorra dell'amarezza che blocca l'evoluzione e ci lascia impantanati nel codardo cercare all'esterno la colpa delle nostre sofferenze, nell'impossibilità di elaborare il nostro senso del vittimismo: portandoci delicatamente verso la presa di coscienza della nostra verità e l'accettazione gioiosa di tutto ciò che accade.
Fonte: "Iniziazione alla guarigione esoterica" Edizioni Mediterranee di O. Sponzilli e A. Luciani

Si possono abbinare anche dei cristalli o degli oli essenziali ad ogni fiore di Bach: questa foto è estrapolata dal libro di Kramer "Nuove terapie esoteriche" Vol 1 "Nuove terapie con oli essenziali e i cristalli in combinazione con le essenze di Bach"
Buon Percorso....

venerdì 18 ottobre 2013

La Nostra Anima Parla Attraverso il Nostro Corpo



Vi sono uomini e donne alla ricerca di concrete risposte a domande fondamentali, in ogni livello della società riflettono e volgono lo sguardo oltre la spuma delle onde,
Questa condicio sine qua non  per riprendere in mano le redini della propria vita pare venire compresa da un numero via via maggiore di persone.
Le coscienze collettive e individuali si aprono al senso profondo della responsabilità. Si tratta di una consapevolezza interiore, la responsabilità esiste verso noi stessi, verso le nostre azioni e ciò che ci succede.
Chi è alla ricerca si rende conto di come tutto questo abbia un prezzo e lo accetta
Ha capito e ammesso che tale responsabilità, liberatrice per l'uomo, presuppone un individuo cosciente dei propri comportamenti e delle proprie azioni, come pure del prezzo (quantunque in nessun modo punitivo).
Questo nuovo sguardo sulla vita la arricchisce di una dimensione che il materialismo aveva gravemente intaccato, ossia quella del senso e dei rapporti di causa-effetto.
Sussiste infatti un legame tra causa ed effetto, tale legame costituisce  in questo senso un rapporto certamente sottile ma ininterrotto tra i due. La continuità del legame implica a sua volta la possibilità per noi di accedere alle informazioni contenute in qualunque suo livello.
Questa constatazione logica è fondamentale, perchè indica molto chiaramente che in ogni momento possiamo leggere, capire e di conseguenza anticipare l'effetto futuro e non ancora manifesto.
...Le decodifiche non sono in nessun caso ricette, verità definitive, bensì piuttosto un incitamento alla riflessione.
Per l'Oriente la malattia indica un ostacolo nella realizzazione del Cammino di Vita. La coscienza esprime così, mediante disturbi energetici generatori di malattia, gli impedimenti alla sua piena espansione.
E' interessante constatare che la nostra epoca moderna, la quale sviluppa sempre più la comunicazione verso l'esterno, costituisce anche quella dell'allontanamento dal sè.
Cionondimeno, che lo si voglia o no le dimensioni sottili dell'essere umano si esprimono ogni giorno. Per capirle e accedere al loro significato profondo dobbiamo accettare che il loro modello sia diverso da quello del punto di vista meccanicistico.
Per l'essere unano, il legame tra di loro rappresenta un principio di coerenza. Lo dobbiamo accettare, perchè è questo il principio a permetterci di unificare la conoscenza e i suoi diversi paradigmi, non più in competizione ma complementari.
Accettare quest'idea significa concedersi di leggere il suddetto legame  attraverso il linguaggio del corpo.
Gli altri (amici, medici, psicologi, terapeuti, guide spirituali) sono in grado di aiutarci e persino curarci ma siamo noi tuttavia gli unici in grado di guarirci.
Ampliando lo sguardo e osservando l'uomo nella sua totalità fisica e temporale, saremo nuovamente in grado di collegare i vari livelli che ne compongono l'esistenza, conferendogli così la sua vera dimensione, che è in primo luogo spirituale. In questo modo potremo forse comprendere la ragion d'essere dell'uomo e, di conseguenza, i motivi del suo malessere.
L'Oriente ci propone un'immagine assai interessante per rappresentare quel particolare vettore costituito dal nostro corpo fisico e il Cammino di Vita lungo il quale procediamo.
Se accettiamo l'idea di rapporto diretto tra mente e corpo, diventa interessante conoscere il significato delle manifestazioni fisiologiche.
Queste rappresentano infatti i fulcri della nostra realizzazione, in qualunque modo essa si esprima. 
Il nostro corpo si trasforma in uno straordinario strumento di conoscenza.
Come tutte le manifestazioni energetiche del nostro mondo, la realtà umana ha bisogno del suo supporto manifesto, del suo corpo fisico per tradurre, per esprimere quanto accade nei suoi misteri più profondi.
Tutti questi fenomeni intangibili non esisterebbero, nel senso che non potrebbero essere percepiti, se non avessero la possibilità di manifestarsi.
Lo spirito umano avrebbe scarsa ragion d'essere senza la sua proiezione materializzata, ossia il corpo fisico.
L'uomo deve ricercare l'equilibrio tra corpo e spirito.
La cosa essenziale è che, tramite l'espressione del corpo, l'uomo ha, se davvero lo desidera , la possibilità di decodificare ciò che accade nello spirito.Quando il tutto funziona in maniera coerente, la realtà fisica è in armonia con la realtà spirituale dell'individuo.
Allorchè subentra una distorsione tra i due, tra il Conscio e il Non-Conscio, affiorano dei messaggi, dei segnali d'allarme.
I segnali d'allarme si esprimono in diverse modalità:

Le tensioni fisiche e psicologiche; se la persona è aperta, pronta ad ascoltare e ad accettare il messaggio a livello del Conscio, intraprenderà i cambiamenti comportamentali necessari e le tensioni spariranno. Purtroppo, abbiamo parecchie difficoltà ad essere ricettivi su questo livello.
I traumi e le malattie risultano sempre posticipati nel tempo rispetto all'origine della tensione. Questo slittamento è proporzionale alla nostra sordità, alla nostra incapacità di udire i messaggi. 
La ragione va ricercata in una sensibilità estrema che li renderebbe troppo forti  o semplicemente nel nostro rifiuto di cambiare. 
Lo slittamento si dimostra maggiore nella malattia rispetto al trauma e risulta tanto più grande quanto la tensione (o piuttosto il suo significato) viene rifiutata, in genere perchè tocca zone di altissima sensibilità nell'individuo. 
L'Oriente ci dice addirittura che quando essa riguarda punti chiave, fondamentali della persona, gli effetti si producono su piani di coscienza o incarnazioni diverse.

I traumi del corpo e degli arti
I traumi rappresentano uno stadio nel quale l'individuo, attraverso il Non-Conscio, è alla ricerca di una soluzione. Il trauma è per tanto un'espressione attiva, giacchè rappresenta un doppio tentativo da perte di chi lo vive. 
Il suo scopo è di caratterizzare una battuta d'arresto per l'individuo, di costringerlo a sospendere momentaneamente la sua dinamica inadatta per capire e cambiare.
Il trauma tuttavia è anche un tentativo attivo di stimolare o liberare le energie tensive che si sono accumulate a causa della distorsione interiore della persona.
Lo shock, il taglio, la slogatura, la frattura ecc. avvengono in un punto ben preciso, al fine di stimolare le energie che circolano in quel punto e/o di scioglierne il blocco.
I traumi sono attivi perchè si manifestano nello Yang e dunque in genere coinvolgono parti esterne del corpo, come gli arti, la testa e il tronco.

Le malattie organiche e psicologiche;
Siamo a uno stadio di evacuazione delle tensioni, delle distorsioni interiori qualificabile come passivo. Ci troviamo nello Yin, nelle profondità del corpo e dello spirito.
L'individuo elimina le proprie tensioni, ma questa volta rivolgendosi all'interno.
Si manifesta manifesta a conclusione del processo di Addensamento o di Liberazione, allorchè questi non si sono svolti fino in fondo o correttamente e nel momento in cui la nostra testardaggine ha paralizzato, fossilizzato le cose dentro di noi.
Tale riproduzione può tuttavia svolgersi con una conoscenza più ricca. dipenderà dalla comprensione che abbiamo avuto dell'esperienza, dalla nostra capacità  di decodificare e accettare il messaggio della malattia.
Quando la malattia è stata accettata e gestita dall'individuo, l'immunità fisica e psicologica ne esce sempre rafforzata.
A questo punto la malattia ci offre due possibilità. Anzitutto ci permette di liberare le energie tensive accumulate e in questo senso svolge un importante ruolo di valvola di sfogo.
La malattia funge infatti anche da segnale d'allarme, con una precisione analoga a quella dei traumi. Ci parla con molta accuratezza di ciò che accade dentro di noi e ci offre interessanti indicazioni per il futuro. 
Infine, essendo un messaggio passivo, costituisce una fuga, un indebolimento di chi la subisce e talvolta viene persino inconsciamente vissuta come una disfatta, una caduta.
Consciamente o inconsciamente, la malattia rappresenta una constatazione di fallimento o incapacità di capire, ammettere o addirittura semplicemente avvertire la distorsione interiore.
Non siamo riusciti a reagire, a fare in modo di cambiare o, peggio ancora, crediamo di non essere stati sufficientemente forti da resistere.
Se dopo aver recuperato impariamo la lezione, svilupperemo un'immunità interiore; in caso contrario ci indeboliremo ulteriormente e contrarremo sempre più facilmente altre malattie.
Più la tensione da evacuare sarà vecchia o pesante, maggiore risulterà la sua potenza e più profonda o grave si dimostrerà la malattia.
Nel caso dei traumi, il corpo si ripara i danni grazie al miracoloso fenomeno della cicatrizzazione. Si tratta di un fenomeno attivo, perchè a ricostruirsi sono le cellule che hanno subito un trauma o quelle del medesimo tipo. 
Nel caso della malattia, il corpo si ripara grazie al sistema immunitario, E' questo un processo passivo, nella misura in cui a intervenire sono cellule di altro tipo e non quelle malate.
L'aiuto, l'assistenza, la soluzione provengono dall'esterno, da elementi estranei dalla parte malata. 

Atti mancanti; 
Attraverso i nostri lapsus o gesti maldestri e accidentali esprimiamo e liberiamo tensioni interiori che non eravamo riusciti o non avevamo potuto liberare in altro modo.
Quest'atto è la manifestazione concreta di un tentativo di comunicazione del Non-Conscio con il Conscio. 
Si tratta di un messaggio , talvolta codificato, mediante il quale il nostro Non-Conscio esprime una tensione interiore. Indica al Conscio che il vissuto non è coerente con la sostanza, che qualcosa non funziona.
Può assumere tre forme: lapsus linguae, un gesto maldestro o un incidente più traumatico.
Se la comunicazione interiore funziona, se non è stata interrotta da un'ipertrofia  del Conscio, il messaggio giungerà attraverso tensioni fisiche o psicologiche, incubi lievi o atti mancati.
se però la comunicazione è di qualità peggiore o addirittura pressochè inesistente, la forza del messaggio dovrà aumentare.
Entreremo così nella fase accidentale o conflittuale per provocare e ottenere i traumi di cui ho parlato in precedenza.
Fonte Michel Odoul "Dimmi dove ti fa male Glossario psico-energetico"

domenica 13 ottobre 2013

La Fiamma Gemella

"Cosa sono le fiamme o anime gemelle? .
Le Anime Gemelle sono le prime due anime espresse, o co-create, da un’anima-radice, o Super-anima.
Anima-radice emanata da Dio in tempi remoti e generatrice, nel tempo, di molte anime-compagne. Queste due espressioni d’anima primarie, le Fiamme Gemelle, sono tali perché, come mi spiegò appunto mio padre, sono state create nello stesso istante e condividono l’identica essenza.
 Perciò i loro sentimenti reciproci sono in assoluto i più intensi che un’anima possa provare per un’altra anima. 
Ciò non è da intendersi a livello mentale, ma di un’intimità animica immediata, spontanea e inesprimibile con i parametri relazionali consueti.
Si tratta di un’irresistibile attrazione reciproca che non può essere definita precisamente sessualità,
anche se l’aspetto sessuale è presente in modo potente. 

E’ piuttosto un bisogno di stare insieme che sfugge alle ordinarie ragioni di attrattiva e supera ogni considerazione umana, traducendosi in una percezione di completezza, di appagamento senza ragione. 
Lo “stare bene” indefinito dell’anima che si sente finalmente “a casa”.
" di Lella Luce Gioia"

L'Anima Gemella dal blog di un mio contatto 

Da un mio pensiero personale:

 Come si fa a riconoscere la propria fiamma gemella?
Nel cammino della propria vita si potrebbe anche non saper riconoscere la propria fiamma gemella... noi abbiamo diverse anime gemelle ma la fiamma gemella è una sola... 
Potrebbe anche appartenere materialmente ad un'anima gemella...
Se la si incontra la sensazione è come se fosse fatta della tua stessa identica sostanza come se avessi uno specchio dell'anima davanti a te... 
 L'affetto e la sensazione di familiarita' è immediato e reciproco... 
Non ti interessa di avere il "possesso" di quella persona ti basta sapere che esiste perché senti un legame che va al di là dello spazio e del tempo..
Credo che più ci si eleva spiritualmente (nel senso che si diventa consapevoli) e più si riesce a "riconoscerla" .... A volte può succedere che la più evoluta psichicamente "veda" e percepisca con chiarezza le vibrazioni mentre l'altra senta solo uno stato di forte benessere in presenza della fiamma gemella se così la vogliamo chiamare
Il sentimento che si prova è di un'amore incomparabile perchè senza secondi fini, totalmente incondizionato, il possesso, la gelosia e  la mancanza diventano sensazioni troppo terrene che con la fiamma gemella si superano perché si ottiene un livello superiore di coscienza dell'amore...
Ma credo che nel momento in cui queste due anime si incontrano fisicamente ne nasce un'esplosione inaudita e non si potranno staccare mai più...
Karmicamente credo si giunga alla risoluzione di tutto perchè ci si ricongiunge alla prima scissione dell'anima dopo quella che avviene dal tutto e al tutto si può ritornare....
Nell'Animo Antico

Vedi anche: L'Altra Parte di Noi




giovedì 10 ottobre 2013

Momenti di solitudine...

Arrivano quei giorni in cui ti senti più vulnerabile e fragile di altri... sai di essere sempre forte e distaccata dagli "attacchi" dell'esterno ma poi arriva per tutti il momento in cui vorresti qualcuno che ti capisse nel profondo...
Ti rendi conto che il tuo "profondo" è incomprensibile per gli altri, non solo perché è tuo personale, ma anche perché è un po' più complesso, più introspettivo rispetto alla normale inclinazione dell'essere umano ad essere estroverso! 
Questo ti fa sentire davvero sola e non puoi biasimare chi non riesce a comprenderti, non puoi arrabbiarti se nessuno riesce a trovare la chiave per leggere il tuo interno...anche se al contrario tu lo sai fare con gli altri... ma questo è un dono/condanna che Dio ti ha donato....
La Vita ti dona ma poi ti chiede.... la vita mi sta donando delle sensazioni che tante persone non possono neanche immaginare, mi dona il privilegio di riuscire a gioire delle piccole cose... delle cose semplici, e in questa epoca è un dono prezioso... i valori sono oro... la sincerità vale più dei diamanti.... 
Ma ti rendi conto che c'è un prezzo da pagare a tutto ciò...
 Il prezzo da pagare è la sincerità con sé stessi, è la coerenza con sé stessi, è non scendere mai a compromessi, è la non superficialità... 
È per questo che ci sono questi momenti qui.... quei momenti in cui basterebbe solo un pizzico di sana superficialità per poter risolvere i tuoi inconvenienti ma ti rendi conto che non son cose per te e le lasci a chi le sa fare.... 
A tutti quelli che riescono ad avere mille facce a seconda delle occasioni, a tutti quelli che si adattano a tutto e a tutti perché non hanno una loro personalità e magari non riescono a vedere più in là del loro naso.... 
A volte invidio sta gente... ma solo a volte perché nella maggior parte della mia vita ho sempre pensato che mi fa un'enorme tristezza chi non riesce ad uscire dalla massa. 
La vita di chi si stacca dalla superficialità e sceglie sempre e comunque di essere se stesso, è come una corsa controcorrente in cui tutti ti vengono addosso e prendi un sacco di gomitate, spallate, spintoni che creano un forte attrito al proseguimento del tuo personale, individuale cammino della vita... 
Ma ogni volta che succede...anche con i lacrimoni agli occhi, te continui a testa alta e vai per la tua direzione...
Essere una pecora nera ha il suo prezzo ma  non potrei mai vivere altrimenti... 
Non mi sentirei me stessa....
Nell'Animo Antico

martedì 8 ottobre 2013

In-Sanity Luca Low Martello





Il mio blog questa volta ha un ospite d'eccezione e assolutamente contemporaneo... Ma che nel suo animo così battagliero e nello stesso tempo delicato e creativo, possiamo scorgere qualcosa di antico e valoroso.... Questo guerriero dei nostri tempi utilizza la sua Arte, la sua geniale creatività per risvegliare le menti sopite della gente... 

Foto: Curiosi gli occhi scrutano ciò che li circonda, desolazione, tristezza, facce malinconiche che si trascinano dietro corpi ormai troppo stanchi, rassegnati.
Le troppe tasse da pagare, i problemi di una quotidianetà sempre più pesante da indossare, il lavoro, la famiglia, i sogni infranti, le discussioni, ma soprattutto essere ciò che non vorremmo essere.
Nessuno nella propria vita aspirerebbe ad essere un'automa, la mente di un bambino è pura, libera da una serie di preconcetti ed imposizioni sociali, quindi, libera di credere in ciò che desidera.
Nel processo evolutivo  dell'individuo, quale potrebbe essere la causa di una rassegnazione progressiva che nel correre degl'anni porta le persone a perdere la voglia di lottare? 
In maniera semplicistica si potrebbe dire i doveri, le scelte, le necessità e tantissime altre cose, ma, chi è che sceglie ed impone certe dinamiche?
Se ci fermiamo a riflettere bene, viviamo in una società che viene presa fin da piccola e come unica educazione usa la paura. Paura di essere sgridati dalla madre, paura del brutto voto a scuola ed essere derisi dai compagni o castigati, istigando non solo la competizione, ma anche dei meccanismi cerebrali che spingono alla paura del rifiuto, alla paura di non essere all'altezza, dell'abbandono, creandoci già uno stato di stress ed una frustrazione inadatta ad un bambino. Potrei fare molti esempi ma non basterebbero dieci pagine, quindi saltando un po, arrivo alla necessità del gruppo, di appartenere a qualcosa, una squadra di calcio, religione, partito politico e tutto ciò che è stato creato per avere un protagonista ed un antagonista, il buono ed il cattivo, obbligandoci a schierarci da una parte o l'altra fomentando in molti casi odio.
Come possiamo vivere in un mondo che disprezza una vita umana a seconda del colore della pelle, persone codarde che si lamentano delle condizioni sociali in Italia , la cosa più razionale, sarebbe prendersela con le istituzioni che producono questi disagi, ma ci vorrebbe troppo coraggio, quindi armati da una rassegnazione cronica se la prendono con dei poveri cristi che scappano da condizioni di vita disumane stivati in piccole imbarcazioni con pochissime probabilità di rivedere la luce.
Odiare il diverso senza rendersi conto che siamo diversi, ma chiaro, padroni di un ego smisurato ce ne freghiamo del mondo ed imponiamo il nostro essere, ci sentiamo degli dei, ci arroghiamo il diritto del giudizio senza analizzare la nostra condizione, per poi diventare pecorelle smarrite quando ci troviamo ad imbatterci in qualcuno più forte.
Come per esempio ruoli sessuali che giudichiamo tanto, ci sembra immorale che in un rapporto ci sia Dominazione e Sottomissione, ma senza rendercene conto questa cosa succede nella vita stessa, tra istituzioni, Dominanti, e popolo, Sottomesso, con l'unica differenza che in un rapporto si creano parole chiave per finire il gioco se non piace più, nella vita reale no, nella vita reale a nessuno interessa la vita di qualcuno, serviamo e diventiamo guardie di persone che ci usano, siamo utilizzati e buttati al macero quando il nostro compito è finito. 
Poche persone hanno il controllo della vita e della morte in questo mondo, nessuno si chiede come mai gli stessi proprietari delle banche centrali sono proprietari anche dell'industria farmaceutica, di quella alimentare, nessuno si lamenta che vogliono bandire i semi naturali e lasciare solo quelli geneticamente modificati, controllo del cibo, delle malattie, controllo del petrolio, inquino il pianeta e poi creo associazioni per difenderlo, creo la politica, destra e sinistra, abbiamo giusto in Italia la palese dimostrazione che il voto è carta straccia. Lavora, compra, produci, vendi. Si creano codici Deontologici, ma per cosa? Per far vedere che le cose si sanno e poi non le rispettiamo avidi di potere?
Manca il rispetto alla vita, ma tutto questo è normale.
La consapevolezza è In-Sanity.
Non sarò mai una persona normale.

Luca Low Martello
"Curiosi gli occhi scrutano ciò che li circonda, desolazione, tristezza, facce malinconiche che si trascinano dietro corpi ormai troppo stanchi, rassegnati. Le troppe tasse da pagare, i problemi di una quotidianità sempre più pesante da indossare, il lavoro, la famiglia, i sogni infranti, le discussioni, ma soprattutto essere ciò che non vorremmo essere. Nessuno nella propria vita aspirerebbe ad essere un'automa, la mente di un bambino è pura, libera da una serie di preconcetti ed imposizioni sociali, quindi, libera di credere in ciò che desidera. Nel processo evolutivo dell'individuo, quale potrebbe essere la causa di una rassegnazione progressiva che nel correre degl'anni porta le persone a perdere la voglia di lottare? In maniera semplicistica si potrebbe dire i doveri, le scelte, le necessità e tantissime altre cose, ma, chi è che sceglie ed impone certe dinamiche? Se ci fermiamo a riflettere bene, viviamo in una società che viene presa fin da piccola e come unica educazione usa la paura. Paura di essere sgridati dalla madre, paura del brutto voto a scuola ed essere derisi dai compagni o castigati, istigando non solo la competizione, ma anche dei meccanismi cerebrali che spingono alla paura del rifiuto, alla paura di non essere all'altezza, dell'abbandono, creandoci già uno stato di stress ed una frustrazione inadatta ad un bambino. Potrei fare molti esempi ma non basterebbero dieci pagine, quindi saltando un po, arrivo alla necessità del gruppo, di appartenere a qualcosa, una squadra di calcio, religione, partito politico e tutto ciò che è stato creato per avere un protagonista ed un antagonista, il buono ed il cattivo, obbligandoci a schierarci da una parte o l'altra fomentando in molti casi odio. Come possiamo vivere in un mondo che disprezza una vita umana a seconda del colore della pelle, persone codarde che si lamentano delle condizioni sociali in Italia , la cosa più razionale, sarebbe prendersela con le istituzioni che producono questi disagi, ma ci vorrebbe troppo coraggio, quindi armati da una rassegnazione cronica se la prendono con dei poveri cristi che scappano da condizioni di vita disumane stivati in piccole imbarcazioni con pochissime probabilità di rivedere la luce. Odiare il diverso senza rendersi conto che siamo diversi, ma chiaro, padroni di un ego smisurato ce ne freghiamo del mondo ed imponiamo il nostro essere, ci sentiamo degli dei, ci arroghiamo il diritto del giudizio senza analizzare la nostra condizione, per poi diventare pecorelle smarrite quando ci troviamo ad imbatterci in qualcuno più forte. Come per esempio ruoli sessuali che giudichiamo tanto, ci sembra immorale che in un rapporto ci sia Dominazione e Sottomissione, ma senza rendercene conto questa cosa succede nella vita stessa, tra istituzioni, Dominanti, e popolo, Sottomesso, con l'unica differenza che in un rapporto si creano parole chiave per finire il gioco se non piace più, nella vita reale no, nella vita reale a nessuno interessa la vita di qualcuno, serviamo e diventiamo guardie di persone che ci usano, siamo utilizzati e buttati al macero quando il nostro compito è finito. Poche persone hanno il controllo della vita e della morte in questo mondo, nessuno si chiede come mai gli stessi proprietari delle banche centrali sono proprietari anche dell'industria farmaceutica, di quella alimentare, nessuno si lamenta che vogliono bandire i semi naturali e lasciare solo quelli geneticamente modificati, controllo del cibo, delle malattie, controllo del petrolio, inquino il pianeta e poi creo associazioni per difenderlo, creo la politica, destra e sinistra, abbiamo giusto in Italia la palese dimostrazione che il voto è carta straccia. Lavora, compra, produci, vendi. Si creano codici Deontologici, ma per cosa? Per far vedere che le cose si sanno e poi non le rispettiamo avidi di potere? Manca il rispetto alla vita, ma tutto questo è normale. La consapevolezza è In-Sanity. Non sarò mai una persona normale."

Info per l'evento In-Sanity


Luca Low Martello profilo Facebook
   Per approfondire la sua conoscenza: Luca Low Martello

Luca è una persona che seguo da quando ho deciso di utilizzare i social network nel modo più formativo possibile, basta guardare il video "Uomo a che prezzo" , un 'iniziativa artistica di protesta di circa un anno e mezzo fa,  per capire come questo ragazzo utilizza la propria creatività per un fine altruistico e di risveglio di coscienze...
Beh perchè se ognuno desse il proprio contributo al cambiamento, al risveglio delle menti sopite e lobotomizzate dal velo sociale.... allora il mondo potrebbe essere migliore!
Ci vorrebbero più persone disposte a mettersi in prima linea contro le ingiustizie del Sistema sociale, ci vorrebbero più sognatori e meno aspiranti uomini di successo...ci vorrebbe più creatività e meno ipocrisia...  Sembra di essere una piccola goccia in mezzo al mare, ma ricordiamoci che tante piccole gocce lo creano il mare... e allora bisogna solo cercare di raggrupparci nello stesso mare benevolo della libertà mentale, creativa e spirituale ...Amore, Arte, Fede....
Buona visione:
...da guardare non solo con gli occhi, ma vivere col cuore...


domenica 6 ottobre 2013

Fiori di Bach





Da una frase di E. Bach:
«Il Creatore di ogni cosa è Amore e tutto ciò di cui siamo consapevoli è, nel suo infinito numero di forme, sempre una manifestazione di quell'Amore, sia che si tratti di un pianeta o di un ciottolo, di una stella o di una goccia di rugiada, dell'uomo o della più umile forma di vita. Possiamo averne una vaga idea se pensiamo al nostro Creatore come a un grande sole che emana bontà e amore e dal cui centro si irradia, in ogni direzione, un infinito numero di raggi.
Alle estremità di quei raggi, noi e con noi tutto ciò che percepiamo, siamo particelle emesse per acquisire esperienza e conoscenza, che devono poi tornare al grande centro. La separazione è impossibile, perché appena un raggio si stacca dalla sua fonte di luce cessa di esitere.
In questo modo possiamo comprendere la loro interdipendenza: anche se ogni raggio può avere la sua individualità, tuttavia è parte del grande Potere creativo centrale. Così qualunque azione contro se stessi o contro altri colpisce il Tutto, perché l'imperfezione che causiamo a una parte si riflette sull'insieme e ogni parte dell'insieme deve alla fine diventare perfetta»
Questa visione anticipa il modello olografico e suggerisce che ogni parte dell'universo può comunicare con tutte le altre per risonanza di principi. Ne decidiamo che questa risonanza energetica si produce quando un sistema è stimolato da una forza alternativa, che coincide con la sua naturale frequenza vibrazionale. Tutta l'energia creativa deriva da questa fonte unica, dalla vibrazione centrale e universale all'origine della Creazione. Questa vibrazione universale integra e impregna tutte le altre vibrazioni derivate.
Pertanto l'Uno si espresse in manifestazioni specifiche, anche se interconnesse. Queste manifestazioni si esprimono come principi vibrazionali ossia sequenze organizzate di energia con la corrispondente informazione.
Come principio vibrazionale, l'energia contiene informazione.
Tale principio d'informazione consente di passare da un livello molto astratto e invisibile al livello concreto e materiale.
L'energia è reale, la forma fisica è relativamente irreale.
Secondo la microprospettiva un arbusto si riproduce per mezzo dei semi che gli uccelli portano in ogni parte della terra, una sequenza di causa ed effetto di avvenimenti meccanici. Ma per la macroprospettiva, tutti gli arbusti scaturiscono dalla fonte vibratoria, come i raggi di una ruota nascono dal suo centro.
Il fatto di piantare un seme determina soltanto il punto in cui la fonte vibratoria manifesterà i tratti che la caratterizzano.
Gli stessi principi vibrazionali della mente che hanno creato i principi dal nostro pensiero e dalla nostra immaginazione, creano anche i principi del mondo fisico.
La mente e la natura sono una cosa sola.
"I fiori sono un'espressione esterna dei principi della forza della vita, principi che si esprimono in noi sotto forma di pensieri e sentimenti [....] I fiori sono una metafora dell'emozione umana. 
Ma le piante sono più di una metafora, perché in realtà rappresentano un pensiero; sono la presenza fisica di una forma di pensiero [...] Le piante rappresentano idee in forma fisica, come fossero pensieri della terra."
Julian Barnard
Bach era un esperto nel mettere i principi in relazione tra loro e diceva che ognuno dei fiori, da lui stesso definiti di 'ordine superiore', equivale esattamente a un principio di pensiero o di sentimento umano. Ognuna delle indicazioni o delle qualità dell'anima vegetale che i fiori portano con sé coincide nell'uomo non solo con una frequenza energetica ma anche con un'indicazione dell'Anima o del Sé Superiore. Nell'anima umana sarebbero codificate, sotto forma di potenziali energetici, le 38 indicazioni corrispondenti agli aspetti positivi dei fiori di Bach. Bach insiste quasi ossessivamente sul fatto che l'Anima umana cerca continuamente di influire con le sue indicazioni sulla personalità, per avviarla sul sentiero dell'apprendimento e della salute inteso come un cammino spirituale. Tuttavia non sempre la personalità è disponibile a ricevere l'informazioni intuitiva. Al contrario, molto spesso, per mezzo di diversi "difetti" lavora, quasi in modo professionale, all'emissione di principi negativi che ogni volta allontano un po' di più dal cammino tracciato dall'Anima. La conclusione non può essere più chiara, si crea una disarmonia che tende a cristallizzarsi, come energia ristagnante, in ciò che chiamiamo malattia.
I fiori di Bach sovrappongono al principio negativo personale in equilibrio il principio vibrazionale in equilibrio emesso dall'essenza. Tutti e due risuonano vibrando alla stessa frequenza e il primo può essere recuperato o sbloccato dal secondo. 
I fiori fanno sì che che il vero sé stesso emerga dall'ego. Ci mettono in contatto con il nostro Sé Superiore e cioè con la nostra Anima.
Fonte: "Manuale per l'applicazione locale dei fiori di Bach" Ricardo Orozco

Percorso Spirituale con i Fiori di Bach
L'Acqua


 

giovedì 3 ottobre 2013

Mandala come creazione cosmica

Il prof. Jung ha scoperto da molto tempo che uomini moderni, perfettamente ignari dei misteri orientali, quando si trovano sulla strada di conquistare la propria totalità e di risolvere i propri contrasti intimi, disegnano o sognano figure simili al Mandala. Noi potremmo chiamare questi processo «ri-fondazione» o riorganizzazione dell'uomo, il prof. Jung lo chiama «individuazione».
Egli precisa che si tratta di un «autonomo fatto psichico, contraddistinto da una fenomenologia che si ripete continuamente e si ritrova identica dappertutto».
Il simbolo del Mandala gli appare come «una specie di atomo nucleare di cui ignorariamo la struttura più intima e l'ultimo significato».
Dal libro "Il mistero del fiore d'oro":«Cose di questo genere non si inventano: esse devono riaffiorare sempre dalle oscure profondità dell'oblio per esprimere gli estremi barlumi della coscienza e le più alte intuizioni dello spirito e fondere in questo modo l'unicità della coscienza con il passato primordiale della vita».
Una caratteristica del Mandala è la precisa quadripartizione.
La quadripartizione stessa appare di carattere cosmico nell'applicazione buddhistica.
I quattro elementi, ai quali essa si riferisce, corrispondono in India, esattamente come in Grecia, a una quadripartizione del mondo.
La quadripartizione viene messa anche  in relazione con le quattro regioni del cielo. Ciò è possibile anche nel mistero del Mandala buddhistico.
L'adepto emette dalle sue teste di Mahasuka, nella cui figura egli vede se stesso, raggi dai colori delle quattro regioni del cielo: azzurro, verde, rosso e giallo.
Quei colori garantiscono che il suo sentimento di compassione universale penetra in tutto lo spazio cosmico.
La quadripartizione avviene con un'emissione verso i punti cardinali o dai punti cardinali.
Quest'ultima avviene nelle piante delle città romane per via di un orientamento naturale sud-nord ed est-ovest.
L'origine della quadripartizione è da cercare nell'uomo o nel mondo circostante?
La teoria del prof Jung sull'inconscio collettivo, lascia in linea di principio, libera scelta tra le due possibilità di derivazione.
I Mandala che egli ha constatato nei sogni e nei disegni di uomini moderni, possono essere sia il riflesso di un'antichissima osservazione del cielo, sia quello di un bisogno generalmente umano di orientamento.
Alcuni di questi sogni o disegni sembrano addirittura indicare l'origine cosmica del simbolo del Mandala.
Il prof Jung non crede nell'origine cosmica del simbolo.
Egli ha trovato che la «quaternità» è la qualità di quel «centro» della totalità dell'uomo che egli considera come risultato dell'individuazione e si chiama anche col nome di «sé»( vedi Il processo di individuazione, L'uomo massa e il processo di individuazione e La struttura della psiche secondo Jung)
Egli ha trovato però accanto al «quattro» non di rado anche altri numeri, per esempio il tre, specialmente nel caso di uomini.
A causa dell'oscillazione dei numeri, egli si rifiuta di pensare ai quattro punti cardinali del cielo, ma si permette di accennare, con la dovuta cautela, alla possibilità di un'origine cosmica di tutt'altro genere: sarebbe un singolare lusus naturae che la principale sostanza chimica dell'organismo biologico sia il carbonio caratterizzato da quattro valenze.
Anche il diamante simbolo dell'individuazione raggiunta nei testi orientali è come noto un cristallo di carbonio.
Il Mandala potrebbe trattarsi di un «prodotto spontaneo dello psichico obbiettivo» e si potrebbe comprendere un fondamentale motivo mitologico, risalendo fino all'anorganico nell'uomo.
Un esempio della quadripartizione si trova anche più vicino al campo spirituale: nelle origini dell'organismo.
E' il terzo passo nella sua formazione.
 Il primo era l'unione del seme paterno con la cellula germinata materna in un solo zigote, la nascita della nuova unità ne rappresenta l'origine assoluta.
 Il secondo passo, poi, consiste in una bipartizione
 Il terzo è una precisa quadripartizione: si costituiscono quattro cellule che poi vengono raddoppiate.
La vita dell'individuo ha dunque un periodo in cui essa si sviluppa seguendo quasi un piano geometrico, una specie di Mandala.
Questo implica la possibilità di un germe spirituale nel germe vitale: il germe della visione di ordini ideali del mondo.
La risposta alla questione dell'origine della precisa quadripartizione va cercata anzitutto sul piano in cui quadripartizione e tripartizione si presentano come fatti dello spirito e non cme meri processi organici.

Fonte: "Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia" K.Kerènyi e C.G.Jung
 

Dai Mandala la nascita delle città e la loro struttura archetipica

Le città che nei tempi della mitologia vivente figuravano come immagini del cosmo, venivano fondate, come i mitologemi «fondavano» il mondo.
Le loro fondamenta vengono poste come se essere crescessero direttamente da due fonti primordiali, da quella assoluta, in cui ognuno inizia, e da quella relativa in cui ognuno è la continuazione dei propri antenati.
In tal maniera esse vengono ad avere per loro base lo stesso suolo divino su cui poggia il mondo.
Esse diventano cioè quello che per gli antichi erano ugualmente mondo è città: dimora degli dèi.
Le contraddizioni delle tradizioni intorno alle cerimonie della fondazione di Roma si risolvono in maniera armoniosa, non appena si sia semplicemente in grado di comprendere questo senso delle antiche fondazioni di città: vale a dire che questi piccoli mondi dell'uomo dovevano essere tracciati secondo lo stesso piano ideale su cui l'uomo sa organizzare la propria totalità e che egli scopre anche nel grande mondo.
La menzionata contraddizione è quella di due forme geometriche. Secondo la descrizione più dettagliata della fondazione di Roma nella biografia di Romolo di Plutarco, si tratta di un circolo che, determinato da un centro, viene tracciato con l'aratro.
La città romulea chiamata Roma quadrata può significare anche «quadripartita».
In qualsiasi luogo uno prenda il suo punto di riferimento, può sempre tracciare intorno a sé un circolo e in questo fondare secondo le regole dell'agrimensura romana, una città quadripartita, una Roma quadrata.
La soluzione proposta ci mostra, in modo geniale, come la cerimonia del circolo e la fondazione di una Roma quadrata possano essere d'accordo in idea.
Si considera la cerimonia del circolo come una cosa naturale per ogni fondazione di città. Ciò nonostante la maggior parte delle città dimostra che dal rituale disegno circolare si sono sviluppate, nella realtà, piante di città quadrangolari.
Secondo il racconto di Plutarco i romani avrebbero appreso i segreti della fondazione di città dai loro maestri etruschi.
La figura che unisce circolo e quadrato è tutt'altro che ignota nel vasto campo delle usanze ed esperienze mistiche.
Nell'antico indico una figura di quel genere si chiama Mandala, «circolo» o «anello».
Una figura particolarmente istruttiva è in uso nel buddhismo mahayana del Tibet.
Lì si trova un quadrato inscritto in un circolo con un'aggiunta in forma di T ai quattro lati. Nel quadrato poi sono iscritti, a loro volta, altri cerchi concentrici. Nel buddhismo questa figura è un'eredità della mitologia indica.
Quale unico posto degno del Buddha:
Un edificio di orma quadrata, fatto di pietre preziose, con quattro entrate ai lati (queste sono le aggiunte a forma di T), circondato da magiche mura di diamante.
Il suo tetto ha una volta a punta, come quelle tombe a cupola sulla terra, le quali, da reliquiari, testimoniano del Nirvana completo degli illuminati.
Il centro del suo interno è costituito da un cerchio, con un fiore di loto aperto, le cui otto foglie si protendono in tutte le direzioni della rosa dei venti (i quattro punti cardinali all'orizzonte e le quattro direzioni di mezzo).
Su questo il fedele devoto deve stare nelle sembianze di Mahasuka (una delle forme d'apparizione del grande dio Shiva) che tiene stretta la propria figura femminile. Egli si vede come "suprema felicità del cerchio", con quattro teste e otto braccia e diventa completamente cosciente della propria essenza.
Le sue quattro teste indicano i quattro elementi, terra, acqua, fuoco, aria, nel loro immateriale stato trascendente; nello stesso tempo però esse indicano anche i quattro sentimenti infiniti dai quali egli, per mezzo di continui esercizi, si fa pervadere, onde maturarsi per il Nirvana.
Con il Mandala penetra nel buddhismo qualcosa di più antico: una mitologia costruttrice di mondi.
I cerchi e i quadrati tracciati da un comune centro appaiono sia nell'Italia antica sia dell'Oriente buddistico come la pianta su cui qualcosa viene fondato.
Su di essa si costruiscono dei piccoli mondi -città e santuari- perché anche il grande cosmo e quello più piccolo fra tutti, l'uomo, risultano costruiti su di essa.
Vedi anche il post Il sacro monte Platino

Fonte "Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia" C.G.Jung e K.Kerèyi

martedì 1 ottobre 2013

La solitudine della consapevolezza...

«La conoscenza dei processi del profondo ha ben presto plasmato la mia relazione col mondo.
La solitudine non deriva dal fatto di non aver nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili.
La solitudine cominciò con le esperienze dei miei primi sogni, e raggiunse il suo culmine al tempo in cui mi occupavo dell'inconscio.
Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario.
Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell'amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l'amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con gli altri
L'uomo deve sentire che vive in un mondo che, per certi aspetti, è misterioso; che in esso avviene e si sperimentano cose che restano inesplicabili, e non solo quelle che accadono nell'ambito di ciò che ci si attende.
L'inatteso, l'inaudito appartengono a questo mondo. Solo allora la vita è completa.
Ho penato molto a tener dietro ai miei pensieri
Non ho mai potuto posarmi, una volta raggiunta una meta. Ero costretto a proseguire per raggiungere la mia visione. E i miei contemporanei, non potendo naturalmente percepire la mia visione, hanno solo visto uno che correva all'impazzata.
Ho offeso molta gente, perché non appena mi accorgevo che non mi capivano, per me era finita.
Dovevo procedere per la mia strada.
Non avevo pazienza con gli uomini, ad eccezione dei miei pazienti. Dovevo obbedire a una legge interna che mi si imponeva senza lasciare libertà di scelta. Naturalmente non le ho sempre obbedito. Chi potrebbe vivere senza essere mai incoerente?
Fui sempre presente e vicino per molti uomini, fino a che avevano qualche rapporto con il mio mondo interiore: poi poteva accadere che non fossi più vicino a loro, perché non c'era più nulla che ci legasse.
Appresi con fatica che gli uomini continuavano ad esistere anche quando non avevano più nulla da dirmi.
Fui capace di interessarmi intensamente di molti uomini: ma non appena ero penetrato in loro, l'incantesimo finiva.
Un uomo dotato di spirito creativo ha poco potere sulla sua vita. Non è libero. È incatenato e spinto dal suo demone.
Questa mancanza di libertà è stata per me un gran tormento.
Spesso mi è sembrato di essere su un campo di battaglia, dicendo:
"Sei caduto mio buon camerata, ma io devo andare avanti! Non posso, non posso restare.
"Ti voglio bene, anzi ti amo, ma non posso restare".
È una cosa straziante. E io sono l'offerta sacrificale: non posso restare.
Forse potrei dire: ho bisogno degli uomini molto più degli altri, e al tempo stesso molto meno.
Il mondo nel quale siamo nati è brutale e crudele, e al tempo stesso di una divina bellezza.
Dipende dal nostro temperamento credere che cosa prevalga: il significato, o l'assenza di significato.
Quanto più mi sono sentito incerto di me stesso, tanto più si è sviluppato in me un senso di affinità con tutte le cose
C.G.Jung dal libro "Ricodi, sogni, riflessioni"
Chiunque impari ad ascoltare il proprio profondo può capire queste parole senza travisarle,
chiunque cammini per la sua strada e decide di seguire il proprio destino, sa quanta sofferenza si prova a dover fare delle scelte obbligate da qualcosa di normalmente incomprensibile.
In queste parole ci ritrovo chiunque nella propria vita abbia scelto di vedere oltre il velo e la solitudine delle anime che hanno portato qualcosa di grande dal passato ai giorni nostri e di quelle che lo portano ora e lo continueranno a  portare in futuro ...
Spesso sembra che chi prosegue per il proprio cammino sia duro e freddo... in realtà è proprio il fatto di penetrare nel profondo di se stessi e degli altri che ti porta a sopportare sofferenze che altri non riuscirebbero a superare, spesso si sviluppa la freddezza apparente del monaco buddhista, freddezza che si rivela solo per tutto ciò che è materiale ed esterno perché il vero tesoro prezioso da proteggere è all'interno sia di se stessi che degli altri...
Non è facile... non è comprensibile... non è accessibile a tutti... ma qualcuno "deve pur farlo".... 
Credo che la nostra generazione sia fortunata perché può consolarsi, nei momenti di sconforto, grazie alle parole di chi ha costituito un esempio per i posteri!(si legga anche Gustavo Rol e Albert Eistein nelle loro memorie)
...che hanno lasciato testimonianza che tutto ciò è reale e concepibile nella misura in cui ci si stacca dalla massa lobotomizzata dalla supremazia della società tipo.
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